Secret Wars #1, la recensione
Abbiamo recensito per voi Secret Wars #1, primo capitolo della miniserie evento che metterà fine all'Universo Marvel per come lo conosciamo
È giunto il momento dell'ultima Incursione, quella che farà collidere la Terra-616, quella del Marvel Universe originale, con la Terra-1610 dell'Universo Ultimate. Negli scorsi anni abbiamo imparato a conoscere molto bene tale fenomeno che vede due Terre, appartenenti ad altrettanti universi paralleli, scontrarsi fra loro fino all'annichilamento totale di ambedue le realtà di origine. L'unico modo per evitare il catastrofico evento è la distruzione preventiva di uno dei due pianeti. Da allora, abbiamo assistito a svariati scenari, alla morte di moltissimi universi e dei loro rispettivi abitanti.
L'ultima Incursione infatti non potrà essere fermata, e i due universi più noti della Casa della Idee, semplicemente, moriranno, portando con sé tutti gli eroi che conosciamo e amiamo. Secret Wars #1 narra proprio questo, mostrandoci gli ultimi momenti dell'Universo Marvel: in una storia frenetica e intensa, vedremo quali saranno le ultime gesta di celebri personaggi come i Fantastici Quattro, impegnati a attivare una scialuppa in grado, teoricamente, di resistere all'apocalisse incipiente, portando al suo interno coloro che sono potenzialmente in grado di riavviare il genere umano, o al tentativo da parte del folle Reed Richards dell'Universo Ultimate di salvare la sua realtà, potendo contare sul supporto della Città da lui stesso creata.
In questo primo numero, che funge da epilogo di ciò che è stato e, contemporaneamente, da prologo a ciò che sarà, Jonathan Hickman dimostra di essere in grado di scrivere anche storie dove è unicamente l'azione ad avere spazio. Del resto, le sue opere precedenti erano talmente infarcite di elementi narrativi che sembrava quasi doveroso dedicare il primo numero di Secret Wars a fare ordine e spazio. Non è questa la storia dello sceneggiatore più complessa che leggerete, e qualora non abbiate seguito le vicissitudini precedenti narrate in Avengers e New Avengers, avrete parecchia difficoltà a comprendere alcuni dettagli del racconto. Di sicuro, possiamo dire che Secret Wars parte in quarta e questo primo numero è un intrigante preludio a ciò che verrà nelle prossime uscite.
E poi ci sono i disegni di Esad Ribic. L'artista croato compie un lavoro maestoso in questa occasione, confermando il suo incredibile talento, che sembra crescere sempre di più, raggiungendo meravigliose vette di spettacolarità. Le quaranta tavole di Secret Wars #1 sono una più impressionante dell'altra: Ribic è in grado di dare ai tantissimi personaggi coinvolti il proprio, bellissimo, spazio, in una storia nella quale il compartimento grafico è sicuramente l'aspetto più gratificante.
In conclusione, Secret Wars sembra essere davvero un evento di proporzioni bibliche, come forse mai si era visto prima d'ora nel passato del fumetto supereroistico. Le premesse perché questa sia una storia grandiosa ed esplosiva ci sono tutte e, francamente, non vediamo l'ora di scoprire cosa accadrà nelle prossime uscite.