Secret Invasion 1×05 “Raccolta”, la recensione
Secret Invasion continua la propria corsa mantenendo qualità e uniformità, ma senza riuscire mai davvero brillare
La recensione del quinto episodio della serie Secret Invasion, intitolato Raccolta, disponibile su Disney+
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CONFLITTO
Dopo i tragici eventi ai quali abbiamo assistito la scorsa settimana, questo episodio di Secret Invasion si apre con un momento di tensione tra Fury e Rhodes, quest'ultimo incapace ormai di mascherare le proprie intenzioni. Il conflitto è ormai alle porte e Gravik sembra seriamente intenzionato a far scoppiare una Terza Guerra Mondiale, pur di raggiungere il proprio obiettivo che viene finalmente rivelato e che dona alla vicenda un significato del tutto diverso, meno patriottico e più egoistico ma, paradossalmente, più “umano”. Nick Fury dovrà quindi capire con chi allearsi, preparando il campo di battaglia per lo scontro finale che non sarà per nulla semplice, visti i nuovi poteri di Gravik che rendono il terrorista il primo Super Skrull del Marvel Cinematic Universe.
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Questa quinta puntata di Secret Invasion scorre via molto rapidamente, mantenendo un buon ritmo e appassionando grazie a personaggi carismatici e alla tensione crescente in previsione di quanto accadrà tra sette giorni. Abbiamo però notato alcune incongruenze narrative nello scontro tra Fury e Rhodes di inizio episodio, che direzionano le azioni del nostro protagonista in un modo un po’ forzato. Lo stesso si può dire per il trattamento riservato al Talos di Ben Mendelsohn, che qui non riceve abbastanza attenzioni e che viene “dimenticato” dalla storia un po’ troppo rapidamente. Un vero peccato visto il rapporto costruito tra lui e Fury nel corso dei precedenti quattro episodi.
SAMUEL L. JACKSON COL PILOTA AUTOMATICO
Per quanto riguarda le interpretazioni dei vari attori, ci troviamo di fronte ancora una volta ad alti e bassi. Samuel L. Jackson è ormai una garanzia. Non stupisce, non brilla particolarmente, ma non sbaglia un colpo, mantenendo l’innegabile carisma della spia americana di casa Marvel. Per l’ennesima volta, però, ci sentiamo di bocciare la G’iah di Emilia Clarke, tanto vuota dal punto di vista narrativo, quanto poco interessante a livello recitativo. Un grande spreco per un’attrice tanto brava.
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Le scene migliori dell’episodio sono però quelle legate alla Sonya Falsworth di Olivia Colman, attrice inglese nota principalmente per Broadchurch, The Crown e The Father. Il suo carisma e il suo fascino rubano la scena a tutti gli altri attori durante ogni sua comparsa. Un merito evidente anche nelle scorse puntate, ma che qui viene nuovamente valorizzato dalla regia e dalla sceneggiatura.
Secret Invasion continua a essere una serie interessante. Magari non brilla particolarmente e non verrà ricordata come la miglior produzione dei Marvel Studios, ma per ora siamo di fronte senza dubbio a uno dei prodotti legati ai personaggi della Casa delle Idee più interessanti degli ultimi mesi. Speriamo, a questo punto, che l’episodio finale riesca a chiudere degnamente lo show, immortalandolo come un’opera da rivedere e apprezzare anche in futuro, con tutti i pregi e i difetti del caso.
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