Secret Invasion 1x04 “Amato”, la recensione
Secret Invasion torna con una nuova puntata che valorizza il lato emotivo dei personaggi, ma che non convince sotto tutti gli aspetti
La recensione dell'episodio 1x04 di Secret Invasion, intitolato "Amato", disponibile su Disney+
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Dopo il grande colpo di scena al quale abbiamo assistito la scorsa settimana, scopriamo insieme se Secret Invasion continua sulla buona strada tracciata dai precedenti episodi.
GUERRA E PACE
Scritta da Brian Tucker e diretta sempre da Ali Selim, “Amato” è una puntata durante la quale i personaggi si confrontano. In particolare Nick Fury indaga su sua moglie Priscilla, che sembra nascondere più di qualche segreto. Nel frattempo, James Rhodes continua a desiderare che Fury si tolga di mezzo e per farlo sembra disposto a fare qualsiasi cosa.
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Siamo stati volutamente vaghi nella descrizione della trama di quanto visto oggi, data la quantità di elementi che, se anticipati, avrebbero potuto rovinarvi la visione. Il punto di forza di questa quarta puntata è senza dubbio il rapporto tra Fury e Priscilla, che viene tratteggiato in un modo tanto rapido, quanto funzionale. L’aggancio narrativo tra quello che accade nei primi minuti dello show e il momento topico a metà episodio funziona ed è coadiuvato dalle ottime interpretazioni di Samuel L. Jackson e di Charlayne Woodard, che risultano credibili e sempre in parte. Passa invece in secondo piano il Talos di Ben Mendelsohn, che risulta fondamentale in un preciso momento della storia, ma che questa volta non riesce a brillare particolarmente per quanto riguarda l’interpretazione. Non per colpa sua, bensì di una sceneggiatura che non gli riesce a dare particolare valore, nemmeno quando ne avrebbe davvero avuto bisogno.
SALVA IL PRESIDENTE, SALVA IL MONDO
La seconda metà della puntata si focalizza invece sulla missione di Fury per evitare che il presidente degli Stati Uniti venga ucciso. Una missione che dà vita a una scena d’azione che ci ha lasciati parzialmente confusi. Da un lato è interessante assistere a una situazione in pieno stile Captain America: The Winter Soldier, dove i militari si muovono secondo alcuni apparenti criteri strategici. Dall’altro, però, ci è parso che questa strategia fosse spesso raffazzonata e poco credibile.
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Il metodo con il quale viene gestita una situazione di tensione come quella in questione, infatti, sembra eccessivamente caotico e troppo veicolato alla narrazione. I personaggi sembrano muoversi sul campo di battaglia come sul palco di un teatro. Lo fanno lasciando sempre i riflettori puntati verso i protagonisti, che devono essere ovviamente coloro che risolvono il problema. Non si tratta di qualcosa che mina la fruizione dell’episodio, sia chiaro, ma è quantomeno bizzarro vedere una situazione tanto realistica gestita in modo così irrealistico.
Secret Invasion continua la propria corsa con una puntata che presenta diversi colpi di scena e che, nonostante una sequenza action che non ci ha convinti appieno, ci ha sorpreso proprio nei suoi momenti più emotivi. Mancano due episodi al termine della serie e la sensazione generale comincia a essere quella di un valido prodotto, ma incapace di spingersi oltre i propri confini per sorprendere davvero il pubblico. Siamo felici che questa sia la strada intrapresa, ma è innegabile che il sentiero da percorrere per raggiungere un prodotto eccellente sotto tutti i punti di vista sia ancora lungo. Speriamo che le prossime due settimane possano farci cambiare idea e a dare un colpo di coda a una storia che, settimana dopo settimana, ci ha fatto affezionare nuovamente a Nick Fury.
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