Sea of Thieves, nel bene e nel male, non avete mai giocato a nulla di simile prima d’ora - Recensione
La vera vita del pirata, tra giorni di gloria e altri molto meno memorabili: la recensione di Sea of Thieves
Lorenzo Kobe Fazio gioca dai tempi del Master System. Scrive per importanti testate del settore da oltre una decina d'anni ed è co-autore del saggio "Teatro e Videogiochi. Dall'avatara agli avatar".
Nessuna via di mezzo: o lo si ama, o lo si odia, esattamente come accade tutt’ora con il gioco di Hello Games, nato prematuro, progressivamente potenziato sino a tramutarsi in un viaggio spaziale pieno di possibilità e mondi da esplorare, pur tutt’ora orfano di una progressione completamente soddisfacente, almeno per qualcuno.
Destino simile, molto probabilmente, toccherà anche a Sea of Thieves, al debutto su Xbox One e PC, con tanto Play Everywhere supportato, in una forma che molti considereranno incompleta, parziale, abbozzata.
Sea of Thieves, da un certo punto di vista, è un esperienza estremamente democratica, l’esaltazione del gioco nella sua più pura e genuina essenza, un sandbox in cui costruire, sessione dopo sessione, la propria, personalissima leggenda in qualità di filibustieri sempre a caccia di nuovi tesori e ricchezze con cui ingigantire e accrescere la propria fama.
A ben vedere, una sorta di campagna, una serie di missioni a cui prendere parte, un punto di arrivo c’è, ci sono. Eppure tutto è sullo sfondo, esattamente come la personalizzazione del personaggio e del suo equipaggiamento, semplici reskin di oggetti già in possesso, dai costi esorbitanti, che non apportano alcun plus in termini di bonus o power-up.
Sin dal primo momento di gioco, difatti, si possiede già tutto l’occorrente per solcare i mari ed avere la meglio su qualsiasi avversità che potrete incontrare. Spada e pistole vi aiuteranno a fronteggiare malintenzionati e scheletri. La pala è imprescindibile per dissotterrare i tesori. Bussola e cannocchiale vi aiuteranno nella navigazione. Palle di cannone e assi di legno torneranno utili durante le molteplici battaglie navali di cui vi renderete protagonisti.
Non si compra nulla di nuovo, insomma, né, esplorando le tante isole di cui si compone la mappa di gioco, potrete mai sperare di reperire armi più potenti, o oggetti che vi renderanno la vita in mare più semplice.
[caption id="attachment_183527" align="aligncenter" width="1000"] Così come nulla vi vieta di salpare da soli, allo steso tempo potrete anche mettervi ai comandi di una nave più piccola in compagnia di un solo, fidatissimo, compagno.[/caption]
Tutto ruota attorno alla cooperazione con i propri alleati, alle eventuali lotte con equipaggi composti da altri giocatori, dallo sfidare le tempeste, dal ritrovare un forziere, a partire da una mappa che contiene qualche indizio sulla sua effettiva ubicazione.
Inutile soffermarsi troppo sui difetti. Il sistema di controllo è macchinoso, il combat system è primitivo, le missioni che otterrete dagli NPC predisposti al compito tendono a ripetersi. Nonostante la presenza del single player, inoltre, navigare in solitaria, magari stando ben attenti a non essere abbordati dai galeoni degli altri utenti, è estremamente difficile, quando non frustrante e avaro di soddisfazioni.
Ha più senso, semmai, sottolineare come Sea of Thieves metta nelle mani dei videogiocatori tutto il necessario per salpare alla volta di avventure emozionanti, coinvolgenti, spesso inconcludenti, ma sempre generose di siparietti demenziali.
Con la compagnia giusta, imprescindibile in questo senso l’uso della chat vocale, anche il semplice navigare verso la successiva destinazione può essere un momento divertente, intervallato da ballate improvvisate, sbornie di grog, sfide a chi riesce a lanciarsi più lontano dalla nave, usando i cannoni di babordo.
Se il PvE si limita agli scheletri che incontrerete durante l’esplorazione delle isole, e durante i raid in cui dovrete sopravvivere a successive ondate di nemici, il PvP è il vero sale del titolo. La chat di prossimità permette lo scambio di battute anche tra utenti che non fanno parte della stessa squadra, piccolo tocco di classe che, di fatto, incentiva la diplomazia, la creazione di alleanze che naturalmente verranno rinnegate non appena si tratterà di dividere ricchezze e bottini.
Le battaglie navali, in questo senso, sono un ulteriore fonte di costante tensione e, quindi, divertimento. Spegnere tutte le lanterne del galeone, nella speranza di non essere avvistati, può essere una strategia efficace per passare inosservati, ma bisogna sempre essere pronti a dare fuoco alle polveri. Proprio in queste fasi concitate si apprezza una volta di più la totale assenza di hud che aiuti i pirati ad orientarsi e ad individuare gli avversari, scelta di design che funge da catalizzatore per la collaborazione.
Tra i pregi della produzione Rare, tra l’altro, va annoverato il maestoso art design che va a braccetto con comparto tecnico strabiliante, capace di settare nuovi standard grafici soprattutto su Xbox One X. L’oceano è una creatura vivente che respira, si agita, cambia colore in relazione alle condizioni climatiche e all’ora del giorno. Cielo e orizzonte, inoltre, creano paesaggi mozzafiato, impreziositi da una gestione delle luci semplicemente sensazionale. La pulizia d’immagine, infine, è esorbitante.
[caption id="attachment_183526" align="aligncenter" width="1000"] Da qualche parte nelle profondità oceaniche si nasconde il Kraken. Scovarlo, sfidarlo e abbatterlo è quasi un gioco nel gioco.[/caption]
Sea of Thieves non è un gioco per tutti. Se il multiplayer non è il vostro forte, se non siete sicuri di poter contare sulla compagnia giusta, troverete poco attraente l’offerta. Anche nel caso contrario, tuttavia, non è affatto sicuro che apprezzerete quanto realizzato dai ragazzi di Rare. L’assoluta mancanza di una progressione potrà scoraggiare molti, mentre la somiglianza delle missioni che compongono la campagna potrebbe annoiare le ciurme meno attratte dall’idea di solcare i mari per il semplice gusto di farlo. Siamo di fronte ad un’esperienza, più che ad un gioco, un sandbox che permette a chiunque, senza distinzioni in base all’equipaggiamento sfoderato, di vivere il brivido della navigazione, del reperimento di tesori, del combattimento contro altri equipaggi.
Inutile negare che, allo stato attuale dei fatti, Sea of Thieves abbia comunque il fiato corto. La cronica mancanza di contenuti è innegabile. Eppure, proprio guardando a ciò che è riuscita a fare Hello Games con No Man’s Sky non possiamo che essere più che fiduciosi sul futuro di questo gioco. Del resto, la base di partenza è già di per sé estremamente affascinante e divertente.