Scream 1x01 "Pilot": la recensione
Debutta Scream, la serie di Mtv basata sulla saga slasher di Wes Craven, ma il risultato è molto deludente
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Col passare del tempo nella saga si è sempre calcato di più sull'elemento ironico e metacinematografico, fino ad arrivare ad un quarto capitolo ormai fuori tempo massimo, che soprattutto nel finale cercava di assestare un colpo alle certezze del genere – in un periodo in cui il revisionismo è d'obbligo – ma senza riuscirci più di tanto. Adesso arriva, su Mtv, la controparte televisiva di Scream. Completamente slegato dalla timeline della serie di film, pronto a mostrarci nuovi odiosi adolescenti che vengono massacrati con somma gioia da parte nostra. Ma uno slasher sul piccolo schermo, e con i tempi televisivi, non ha molto senso, come sottolinea ad un certo punto uno dei protagonisti. Abbiamo avuto l'eccezione di Harper's Island qualche anno fa, ma è stata un'esperienza isolata e difficilmente ripetibile, anche a causa delle regole proprie dello slasher che, per tornare al discorso iniziale, non lasciano molto spazio di manovra.
Dunque, da un lato si tratta di capire il senso di un'operazione del genere. Se un senso esiste. Perché è vero che, come la serie si premura di avvisarci, lo slasher in tv non è diffuso, ed è quasi una sfida cercare di realizzare un prodotto del genere, ma è anche vero che si tratta di un genere in declino anche al cinema. Lo stesso Scream originale, uscito circa venti anni fa, era riuscito per breve tempo a dare linfa vitale ad un filone che aveva dato il massimo nel decennio precedente, e che ormai non aveva molto da dire. Figuriamoci oggi. A questo punto avrebbe avuto più senso ragionare sull'horror moderno, magari – tanto per fare un esempio – sulla diffusione del found footage e sugli stereotipi di questo nuovo filone. Invece no, tutto è rivolto ad un passato che oggi non ha niente da dire, sul quale non vale nemmeno la pena di soffermarsi per farne una parodia, nel quale però a fatica si cerca di inserire un discorso sulla modernità (ma non basta citare Twitter e The Walking Dead per costruire un prodotto al passo coi tempi).