Scott Pilgrim vs The World: The Game – Complete Edition, inaspettato e piacevole porting | Recensione

Scott Pilgrim vs The World: The Game – Complete Edition è un picchiaduro a scorrimento tutt’ora piacevolissimo da giocare, soprattutto con gli amici giusti

Lorenzo Kobe Fazio gioca dai tempi del Master System. Scrive per importanti testate del settore da oltre una decina d'anni ed è co-autore del saggio "Teatro e Videogiochi. Dall'avatara agli avatar".


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Scott Pilgrim vs The World: The Game – Complete Edition, inaspettato e piacevole porting | Recensione

Per scongelare un gioco del 2010 ci vuole una motivazione forte, credibile, convincente. Del resto i videogiochi tendono ad invecchiare piuttosto in fretta e sono pochi quelli che superano indenni la prova del tempo, senza necessitare di un periodico ed invasino restyling grafico e di gameplay.

Eppure non mancano produzioni a cui non serva chissà quale revisione per funzionare ancora. Si può reinventare ed aggiornare la formula, come ben testimonia Tetris 99, ma in certi casi non serve aggiungere o togliere nulla per garantire divertimento ed intrattenimento di qualità anche ai videogiocatori contemporanei.

A questo gruppo di titoli, che potremmo definire senza tempo, fa sicuramente parte anche Scott Pilgrim vs The World: The Game – Complete Edition, sorprendentemente richiamato al fronte dopo un sonno criogenico che sembrava eterno, rigettato nella mischia per dimostrare tutte le sue qualità su PC, Google Stadia, PlayStation 4, Xbox One e Nintendo Switch, versione che abbiamo avuto il piacere di testare e analizzare approfonditamente.

[caption id="attachment_221812" align="aligncenter" width="1000"] La Complete Edition propone anche due modalità extra, oltre alla campagna: Battle Royale, in cui vince chi resta al centro del ring da wrestling, e Dodge Ball, in cui per avere sui membri del team avversario bisogna tirargli una palla addosso[/caption]

Memori della nostra prima run, quando i capelli bianchi in testa erano molti meno, ritrovarci nei panni del nerd creato dalla matita di Bryan Lee O’Malley ci ha fatto sentire immediatamente a casa, accolti dallo stesso stile grafico in pixel art e da un gameplay tutto botte da orbi e malefici ex-fidanzati da spedire all’inferno.

Le premesse narrative di questo picchiaduro a scorrimento, che ricalca le lezioni impartite da Street of Rage e Final Fight, del resto, sono le stesse già apprezzate nei fumetti e nel film, anch’esso bellissimo, diretto da Edgar Wright. Scott ama Ramona, ma per coronare il suo sogno romantico dovrà prima sconfiggerne i temibili sette ex, attraversando indenne, si spera, altrettanti livelli.

Licenza poetica, indispensabile anche per consentire il multiplayer online e locale fino a quattro giocatori, nell’avventura oltre al giovane nerd potrete vestire i panni della sua amata, di Stephen Stills, di Kim Pine e delle due new entry, all’epoca introdotti tramite DLC ma in questa Complete Edition disponibili sin da subito, Knives Chau e Wallace Wells.

Non si tratta di una semplice scelta estetica dal momento che Scott Pilgrim vs The World: The Game – Complete Edition, motivo tra i molti che lo rendono tutt’ora piacevole, palesa la sua profondità diversificando il parco mosse in base all’avatar. Ramona, per dirne una su tutte, oltre ai pugni si avvale di un pesante martello per farsi strada tra le orde di malintenzionati, rendendola il personaggio d’elezione dei neofiti.

Sì, perché non si tratta di un gioco facile. Anche al livello di difficoltà inferiore, soprattutto in single player, si suda e non poco per giungere e avere la meglio nello scontro con il boss di turno. I nemici da affrontare lungo il percorso sono molti, tutti dotati di pattern diversi, e non mancano trappole e altri ostacoli che vi renderanno la vita particolarmente difficile.

Ogni tanto interviene qualche nuova meccanica a offrire un minimo di brio all’azione, non mancano negozi in cui recuperare HP o acquistare vite extra, aumentando di livello si apprendono nuove mosse e i propri colpi diventano più efficaci, feature che ha anche il grande vantaggio di imprimere una timida progressione all’avventura.

[caption id="attachment_221813" align="aligncenter" width="1000"] Oltre a calci e pugni, ci sono tantissime armi di fortuna da raccogliere nelle ambientazioni ed utilizzare per fare danni extra[/caption]

Naturalmente Scott Pilgrim vs The World: The Game – Complete Edition dà il meglio di sé in multiplayer. Le partite non diventano solo più facili, visto che basta rialzare un compagno caduto per rimetterlo in gara, ma anche enormemente più dinamiche e coinvolgenti, soprattutto in locale, soprattutto condividendo la coppia di Joy-Con.

Sulla console ibrida di Nintendo, la produzione Ubisoft brilla di luce propria. In modalità portatile si apprezza ancor meglio l’art design, oggi più che mai privo di imperfezioni. Il sonoro avrebbe necessitato di una lieve svecchiata, soprattutto per quanto concerne la resa degli effetti, ma si tratta di una piccola sbavatura che passa in secondo piano.

Scott Pilgrim vs The World: The Game – Complete Edition è un picchiaduro a scorrimento tutt’ora piacevolissimo da giocare. Con gli amici giusti, soprattutto, saprà regalarvi quasi una decina di ore di grande intrattenimento. Un porting assolutamente inaspettato, ma che accogliamo a braccia aperte. Soprattutto se giocato su Nintendo Switch.

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