Scorpion 1x01 "Pilot": la recensione

Commento al pilot di Scorpion, adrenalinica nuova proposta della CBS, diretto da Justin Lin

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The Big Bang Theory incontra Fast & Furious. Attimi di ordinaria follia si consumano nel palinsesto della CBS con la trasmissione del pilot di Scorpion. Prodotta dalla premiata ditta Kurtzman-Orci, la serie racconta di un gruppo di geni disadattati, ingaggiati dall'FBI per formare un gruppo incaricato di risolvere crisi internazionali. Una base logistica in una tavola calda, personaggi monodimensionali, azione insensata e un trasferimento di dati tra una Ferrari e un aereo in volo a due metri e mezzo da terra. Assurdo e molto divertente. "Ispirato a una storia vera".

Walter O'Brien (Elyes Gabel) è il leader dei quattro, tra le persone più intelligenti del pianeta. Con lui Toby Curtis (Eddie Kaye Thomas), che riesce a ricostruire bene le persone tramite il linguaggio del corpo, Happy Quinn (Jadyn Wong), la hacker del gruppo, e Sylvester Dodd (Ari Stidham), esperto di statistiche. Malgrado la somma dei loro QI sia superiore a 700, i quattro riescono a malapena a sbarcare il lunario, guadagnandosi da vivere ora con piccole truffe ora riparando reti wifi in luoghi pubblici. E proprio in uno di questi, una tavolta calda, andranno a finire i quattro quando l'FBI li verrà a cercare per risolvere una crisi che potrebbe causare migliaia di vittime. La Penny della situazione, nemmeno a farlo apposta una cameriera, è Paige Dineen (Katharine McPhee).

I fiumi di caffeina probabilmente versati in sala autori e la regia esperta di Justin Lin, che ha diretto questo pilot e figura tra i produttori esecutivi, sono gli unici motivi di interesse nei quaranta minuti dell'episodio. Mentre rimaniamo bloccati nella scelta della critica da avanzare per prima, il pilot continua a scorrere, incurante di caratterizzazioni, logica, puro buon senso, preoccupandosi solo di intrattenere e alzare il ritmo. E riuscendoci. Una brevissima introduzione, già in corsa, e veniamo subito buttati in mezzo all'azione. Appena quaranta minuti, il minimo sindacale, e nessuno stacco da una storyline ad un altra. Tutta la storia è un unico blocco di azione continua, dialoghi serrati, follie assortite, ma funzionali a creare un clima di consapevole assurdità.

La crisi in atto, con 56 aerei che rischiano di precipitare secondo modalità mai perfettamente chiare (metà dei dialoghi sono in "scientifichese" stretto), le persone che la affrontano e il modo in cui la affrontano non hanno senso nemmeno per un momento. Eppure, se si riesce a oltrepassare tutto questo, Scorpion potrebbe regalare quaranta minuti di buon intrattenimento, tra una risata isterica e l'altra dovute all'assurdità della vicenda. Ciò detto, rimangono molti dubbi sulla continuity della serie e su una sua conferma settimana dopo settimana.

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