Science plus fiction 2014 - Predestination, la recensione

Fantascienza da chi se ne intende, Predestination è il miglior film dei fratelli Spierig, quello in cui dimostrano di aver capito cosa conta nel genere

Critico e giornalista cinematografico


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I fratelli Spierig hanno fatto un film da block notes, uno di quelli durante i quali conviene prendere appunti per poi poter ricostruire tutta la trama, che fa della confusione di messa in scena un'arma per parlare della confusione del protagonista. Si oscilla su diversi piani temporali e diverse linee di trama che si intuisce saranno tutte collegate ma resta da capire come e farlo prima che l'annunciata demenza che colpirà il protagonista entri in azione.

La storia è quella di "All of you zombies" di Robert A. Heinlein, in cui un agente della polizia dei viaggi nel tempo è ossessionato da un attentato terroristico che non riesce a sventare, continua a viaggiare avanti e indietro ma davanti alla bomba succede sempre qualcosa che gli impedisce di disinnescarla. Intanto, in un altro tempo, cerca di convincere un uomo dalla storia personale incredibile a prendere il suo posto.

Il merito dei fratelli Spierig è lo stesso che rendeva bello Daybreakers, ovvero la capacità di ambientare la loro storia in un piccolo mondo da loro stessi creato in cui tutto è coerente e che fornisce allo spettatore l'impressione che quella a cui assiste è solo una di moltissime altre storie che possono svolgersi in quella realtà. Il mondo in cui i viaggi nel tempo sono stati inventati negli anni '80 che dipinge Predestination è infatti un misto di stili, mode e design di epoche diverse, in cui i burocrati a furia di saltare nel tempo (semplice, essenziale e molto convincente la maniera in cui si effettua il viaggio) sembrano esistere in una dimensione atemporale. Parte noir c(on il suo fare disperato e romantico unito ad un clamoroso fatalismo di fondo sempre più esplicito a mano a mano che si avanza), parte fantascienza classica (soprattutto la parte sulle implicazioni della scoperta scientifica dei viaggi nel tempo) e parte pura suggestione cronenberghiana (ma non sfruttata carnalmente come farebbe lui) gli Spierig con Predestination hanno realizzato il loro film migliore.

Tutto questo, unito a quel sottile equilibrio narrativo prettamente moderno (diventato imprescindibile da Memento in poi) che intreccia le trame in maniere inestricabili per ingaggiare lo spettatore in un gioco di indizi e rompicapi di modo che abbia l'impressione di essere stato effettivamente lui a comprendere come stiano le cose prima che esse vengano mostrate, rendono Predestination un riuscito esempio di ottima fantascienza di serie B contemporanea.
Ethan Hawke infine conferma di essere uno degli attori che meglio sanno scegliere gli script in assoluto, pare non aver mancato nemmeno uno dei piccoli film interessanti degli ultimi 15 anni.

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