Science Dog vol. 1, la recensione

Abbiamo recensito per voi Science Dog, opera di Robert Kirkman e Cory Walker edita da saldaPress

Fumettallaro dalla nascita, ha perso i capelli ma non la voglia di leggere storie che lo emozionino.


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Si definisce eroe colui che dà prova di straordinario coraggio e abnegazione, specialmente in imprese belliche o, in età moderna, colui che compie un generoso atto di coraggio che comporti o possa comportare il consapevole sacrificio di se stesso, con il nobile intento di proteggere il bene comune. Volendo allargare ulteriormente il campo, anche colui che sacrifica la propria vita per affermare un ideale. La letteratura è ricca di personaggi che hanno solleticato la fantasia di milioni di persone e, nel corso del XX secolo, la già folta schiera di figure leggendarie si è arricchita di eroi con superpoteri. Da Superman a Thor, da Aquaman a Spider-Man, supereroi alieni, mitologici, divinità o figli di strane combinazioni del caso, sono proliferati tra le pagine degli albi a fumetti diventando per le nuove generazioni fonte di ispirazione e svago.

Robert Kirkman è senza dubbio uno degli autori di comics che negli ultimi quindici anni ha saputo creare degli universi narrativi dal nulla e firmare dei successi incredibili. The Walking Dead, Outcast e Invincible sono dei fulgidi esempi della bravura ed eclettismo dello scrittore di Richmond. Non tutti sanno, però, che una delle prime opere che da giovane propose a Image Comics si intitola Science Dog e narra le vicende di un supereroe dalle fattezze di un cane antropomorfo e dallo spiccato intelletto. Questa storia venne scartata, o comunque accantonata, ma mai abbandonata dal suo autore che, al momento del varo di Invincible, decise di inserirla nella serie. Come ben sanno i lettori delle avventure di Mark Grayson, infatti, Science Dog è il titolo del fumetto che Mark ama e segue da vero appassionato e che ha influenzato - forse in maniera latente - le gesta di Invincible. In questo volume targato saldaPress viene raccolta la prima, e finora unica, miniserie che Kirkman ha dedicato al personaggio in un esercizio di metafumetto che rapisce e colpisce sin dalle prime battute.

Dopo aver salvato la Principessa di una realtà alternativa e aver ucciso il tiranno Lord Pacall riuscendo anche a recuperare la Spada del Destino, Science Dog fa ritorno sulla Terra; ma non ci sarà nemmeno un attimo per rifiatare, visto che una minaccia ben nota al nostro eroe proverà a mettere in atto l’ennesimo folle piano per assoggettare gli abitanti del pianeta. Toccherà all'eroe sventare la minaccia, ma a causa dell’intervento di misteriose entità aliene, l’impresa diventerà più ardua e lo spingerà a prendere una decisione “eroica”.

Siamo, dunque, catapultati subito al centro dell’azione e assistiamo al più classico degli scontri, in cui il protagonista è pronto a immolare se stesso per la salvezza di un mondo (e un popolo) che non è nemmeno il suo. Ma questo non importa, perché a sopravvivere deve essere quell’ideale di giustizia, libertà e pace di cui gli eroi veri si ergono sempre a paladini. Kirkman imbastisce, quindi, una storia dai toni classici in cui gli elementi tipici della Silver Age sono protagonisti tra le pagine di questa bella miniserie.

Science Dog è uno dei buoni, un personaggio positivo portatore di principi sani; non per niente è stato scelto un cane come animale simbolo. I suoi poteri hanno un’origine legata alla scienza e durante la sua missione dovrà far ricorso a tutta la sua abilità per venire a capo di problemi di ogni genere. Macchine alimentate con fonti di energia create artificialmente, viaggi nel tempo, androidi e tutto l’immaginario sci-fi vengono uniti a una forte componente umana che caratterizza le varie fasi della storia. Un immaginario fantascientifico, un’ottima caratterizzazione dei vari personaggi - tutti credibili e sorretti da una genesi ben definita - e le gag da sit-com tra il Dottor Daniel e la sua assistente Rachel, con tutta la tensione sessuale irrisolta tra i due, creano le basi di un racconto ricco di azione, colpi di scena e battaglie all’ultimo sangue in cui ognuno dei singoli protagonisti dovrà mettere alla prova se stesso, cercando di superare i propri limiti.

La voglia di Kirkman di costruire un universo narrativo che fornisca nuova linfa al mondo dei comics e allo stesso tempo ne mantenga viva la tradizione trova in Science Dog un ottimo esempio di scrittura che fa sì che il lettore si trovi subito al centro dell’azione e - con abile trucco - lascia che le origini del cast vengano svelate un po’ alla volta, per passaggi che ci conducono a un’escalation al drammatico finale.

Al tavolo da disegno troviamo Cory Walker, creatore insieme a Kirkman di Invincible, perfettamente a suo agio tra queste pagine. Non viene modificato l’approccio alla composizione della tavola che ha fatto la fortuna della serie primigenia: uno stile asciutto, che spesso sintetizza le forme, ma non perde mai in dinamismo ed espressività. Un tratto sempre in equilibrio tra realistico e cartoonesco ma in grado di risultare sempre accattivante e coinvolgente.

Science Dog è il fumetto dentro al fumetto Invincible, ed entrambi sono la lettura preferita di Carl Grimes (The Walking Dead) a chiudere un gioco di rimandi che lega indissolubilmente tutte le creature di Kirkman. Una lettura consigliata e piacevole, che non ha bisogno del supporto della serie madre per essere compresa e che, anzi, vi spingere a leggere le avventure dell’eroe che si ispira a Science Dog. Un perfetto trampolino di lancio per quello che a oggi è uno dei migliori fumetti supereroistici in circolazione.

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