Scemo & + scemo 2, la recensione

Jim Carrey e Jeff Daniels tornano per un sequel atteso ben venti anni dai tanti fan di Scemo & più scemo. Ancora i Farrelly alla regia. Film onesto, per fan

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Parliamoci chiaro: il primo era meglio.

Era una bomba nonsense piena di gratuite volgarità che impose un comico canadese e rese scemo uno degli attori più eleganti e sofisticati degli '80 esploso con Voglia di tenerezza (1983), entrato nel mito d'essai grazie al Woody Allen de La rosa purpurea del Cairo (1985) e glorificato in chiave indy chic dal Jonathan Demme di Qualcosa di travolgente (1986). Ci riferiamo a Jim Carrey e Jeff Daniels. Nel 1994 erano la coppia perfetta proprio perché nessuno di sarebbe aspettato che un nuovo Jerry Lewis e un nuovo Joseph Cotten potessero essere così buffi e armoniosi insieme.

E che dire dei registi? Rinverdirono la tradizione dei Three Stooges (Jim Carrey ha lo stesso look di Moe Howard) portando la comicità slapstick dei Tre Marmittoni (in Italia li abbiamo sempre chiamati così, N.d.R.) in piena epoca di nuova esplorazione del politicamente scorretto e quindi sì... anche Bobby e Peter Farrelly all'epoca erano una coppia fresca, giovane e senza paura.

E ora... sono passati 20 anni. Jim Carrey non è più l'astro nascente della commedia di quell'anno per lui irripetibile che fu il 1994 (Scemo & più scemo fu ad agosto il suo terzo successone di seguito dopo l'uscita a febbraio di Ace Ventura e quella a luglio di The Mask) mentre Jeff Daniels per colpa di Scemo & più scemo ha continuato a bazzicare sempre più spesso la risata con risultati invidiabili come ai tempi de Il calamaro e la balena (2005) di Noah Baumbach.
La prima gag di questo sequel di onesta fattura è anche una delle più divertenti: Lloyd, sempre più cinico e aggressivo rispetto all'amicone dai capelli lunghi, ha simulato per due decenni una paralisi totale del corpo solo per fare uno scherzo a Harry, più giuggiolone e dolce rispetto al sodale dall'orribile testa a caschetto.
Inizio effettivamente in linea con i personaggi e graziosamente satirico nei confronti del concetto di saga e anche del fatto che abbiamo dovuto aspettare 20 anni per tornare a vedere Harry e Lloyd. Per ovviare a questa mancanza si pensò nel 2003 di creare due cloni più giovani, con attori diversi, per Scemo & più scemo - Iniziò così... sulla nascita dell'amicizia. Il pubblico rifiutò sdegnato.

Tornando a questo sequel, ci sarà un gioco metacinematografico succoso come l'idea iniziale dello scherzo anche alla fine ma sapete tutti che Lord e Miller hanno per il momento chiuso a loro favore qualsiasi competizione sulla presa in giro dell'idea di franchise con i titoli di coda di 22 Jump Street.

Cosa si vede in Scemo & + scemo 2? Una regia statica che piacerà ai vecchietti (leggi: quarantenni), una colonna sonora con canzone pop che spunta a tutto volume ogni tanto, una trama più pretestuosa che non si può su una possibile figlia naturale di Harry da dover incontrare nell'ambiente di geni della scienza mentre lui ha bisogno di un rene e Lloyd è incredibilmente arrapato dalla possibilità di mettere le mani sulla figlia non male dell'amico. Lei sembra anche una totale deficiente come loro due.

A proposito di autoironia: chi si stupiva di come Amanda Seyfried avesse accettato di buon grado la pesante presa in giro dei suoi occhioni giganteschi in Un milione di modi di morire nel West, dovrà ammettere che Kathleen Turner la supera alla grande presentandosi per quella che è ora (una signora sgraziata e sovrappeso) rispetto alla sventolona femme fatale degli '80 di Brivido caldo (1981) di Lawrence Kasdan, citato con grande sprezzo del ridicolo proprio dalla Turner anche in questo film.

Complimenti alla donna che diede la voce alla versione originale di Jessica Rabbit. Non è facile per un sex symbol anni '80 come lei ironizzare così sul suo aspetto. E avvertiamo i suoi tanti fan dell'epoca: preparatevi altrimenti vi potrebbe prendere un colpo.

Non aspettatevi gag di prima qualità dopo quel buon inizio con lo scherzo più autolesionista e sinceramente idiota della storia degli scherzi. Il resto saranno animali che rischiano di esplodere o peggio (gatti pronti ad assaggiare metanfetamine alla Breaking Bad) nel pieno stile dei Farrelly (vi ricordate il povero cane di Tutti pazzi per Mary?), Lloyd che si fa sbavare addosso da un quattrozampe rabbioso, Harry scambiato per un luminare premio Nobel mentre Brady Bluhm torna nel ruolo di "Pistolino", ora diventato un cieco in carrozzina trentenne patito dei pappagalli, e il furgone a forma di cane che saltava sulla strada... torna a saltare sulla strada.
Sicuramente 110 minuti sono troppi ma Jim Carrey e Jeff Daniels non si risparmiano affatto e ce la mettono tutta a non rifiutare i siparietti più stupidi e inutilmente ributtanti come quando per la gag del Cuba libre si infilano una mano nel sedere replicando una delle scene più schifose di Generazione X (1995) per cui Kevin Smith chiese pubblicamente scusa a tutti.

Harry e Lloyd sono tornati. I vecchi fan non disprezzeranno affatto grazie alla non scontata verve con cui Carrey e Daniels si accalorano ad interpretare questi due perfetti imbecilli dal cuore d'oro e che, soprattutto, si vogliono bene proprio sul serio. Se dovessimo dunque parlare di cuore e sincerità incosciente dell'operazione... Scemo & + scemo 2 ha il nostro ok.

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