Scandal 7x05 "Adventures in Babysitting": la recensione
La nostra recensione del quinto episodio della settima ed ultima stagione di Scandal intitolato Adventures in Babysitting
Come abbiamo accennato la scorsa settimana, Fitz è tornato nella vita di Olivia - dalla quale era uscito per un motivo non ben identificato - ma quello che resta dell'epica storia d'amore di questi due personaggi è solo un ricordo. Vederli affrontarsi apertamente sul campo può anche essere divertente, ma il problema vero per quanto concerne questa coppia è che la protagonista dello show sembra aver subito una trasformazione talmente tanto radicale da rendere difficile al pubblico prendere le sue parti.
Chi tifa per Olivia è una domanda che gli autori dovrebbero cominciare a porsi considerato quale amorale e spietato personaggio abbiano deciso di mostrarci in questa stagione: non solo la sete di potere le ha dato completamente alla testa, ma Olivia rinnega tutto quello che di bello è successo nel passato quando getta in faccia a Fitz la sua versione della verità, dicendogli di averlo manipolato per ben due mandati non meno di quanto lui pensi lei stia manipolando la sua ex moglie Mellie.
Certo, Mellie fino a questo episodio non sapeva molte verità, da oggi non avrà più nemmeno questa scusa, ma quanto meno sembra meno ingenua di Fitz nel dimostrare di non sapere esattamente chi si fosse messa a fianco come alleata, come Olivia sa molto bene che per mantenere il suo status quo deve raggiungere qualche compromesso, cosa che infatti farà, anche se solo alle sue condizioni e per mantenere la propria posizione.
Il motivo per cui Olivia vuole liberarsi di Fitz sembra legato al fatto che lui possa essere una autentica minaccia, il suo tallone d'Achille, l'unico che potrebbe farla tornare sui suoi passi, non per nulla le parole di lui hanno un certo effetto su Olivia e nonostante l'arroganza con cui lo affronta, lei finisce per ascoltarlo davvero.
Quando Fitz le dice di essere diventata dipendente dal potere e di volersi allontanare il più possibile dalla "vecchia" Olivia, lei finisce quasi inconsapevolmente per rifugiarsi nel suo vecchio ufficio nel quale, grazie a Quinn, troverà la giusta chiave di lettura per risolvere il suo problema con Melli,e riscoprendo quindi un lato di se stessa quasi dimenticato, che però verrà usato per le ragioni sbagliate. La realtà dei fatti, per la piega che hanno preso ormai gli eventi, è che a molti forse non interessa nemmeno vedere questa Olivia nelle braccia di Fitz, né tanto meno piace l'idea che lei possa avere un lieto fine dopo tutto quello che ha combinato, perché la protagonista dello show è ormai diventata quella contro cui fare il tifo."Datemi la mia guerra!"
Parlando di forzature, persino tutto il caso Mellie/Rashad ha preso una piega completamente ridicola: da che vedere il Presidente degli Stati Uniti nella difficile posizione di provare una scomoda attrazione per il capo di un altro Governo, seduto con lei per discutere un trattato di importanza mondiale, era divertente, la loro relazione ha subito un'escalation tale che Mellie decide sostanzialmente di portare il proprio paese in guerra perché ha i bollenti spiriti per Rashad e vuole difenderlo. Sì, ogni tanto ricorda anche che in ballo c'è un possibile storico trattato di pace e lo dice anche ad Olivia quando lei le chiede cosa voglia davvero, ma per lo più Mellie sembra mossa dalle sue pulsioni sessuali, il che - per uno show che si vanta di essere femminista - non è nemmeno questo gran complimento.
Ultimo, ma non ultimo, c'è da riportare anche lo status della relazione tra Curtis ed Olivia che finalmente raggiunge il capolinea: sebbene il personaggio del giornalista/anchorman sia sempre stato poco importante, ritrovarsi a fare il tifo per lui quando la lascia per il semplice fatto che, pur essendo attratto da lei, non gli piace come persona, ci ha fatto venire voglia di battere con lui un virtuale cinque e, lo ribadiamo, quando si arriva a tifare contro il protagonista di una serie, sicuramente c'è qualcosa che non va!