Saw VI - La recensione
Continua la storia dell'Enigmista e dei seguaci che proseguono la sua attività con giochi mortali ingegnosi. Arrivati al sesto capitolo, si parte bene ma si scivola in una prevedibile stanchezza...
Recensione a cura di ColinMckenzie
Titolo Saw VIRegiaKevin GreutertCast
Tobin Bell, Costas Mandylor, Mark Rolston, Betsy Russell, Shawnee Smith, Peter Outerbridge
uscita1 giugno 2010La scheda del film
Per certi film, mi rendo conto di come una recensione rischi di essere totalmente inutile. Il caso di Saw VI è decisamente emblematico. E' ovvio che già di base aspettarsi sorprese e cambiamenti di rotta in un sesto capitolo è senza dubbio poco ragionevole. La formula è quella e non si scappa, prendere o lasciare. Vi lamentereste perché un BigMac fatto a Milano è sostanzialmente uguale a quello realizzato e consumato a Stoccolma? Evidentemente no e lo stesso vale per Saw, tanto che le polemiche e discussioni sul regista del settimo capitolo mi sono sembrate un po' pretestuose.
La pellicola comincia bene, citando il solito classico shakespeariano che è ormai diventato un must. Nulla di trascendentale, ma i primi cinque minuti sono efficacissimi nella loro brutalità e suscitano un effetto sicuro nello spettatore. Dopo un debutto del genere, speravo che i realizzatori avessero deciso di premere costantemente sull'acceleratore.
Il tutto ovviamente avrebbe potuto essere riscattato da un finale di livello. Peccato che la sorpresa conclusiva sia decisamente telefonata (anche qui, difficile inventarsi qualcosa di nuovo, ma insomma...). In fin dei conti, il solito prodotto per appassionati che non vogliono sorprese, ma sicurezze. Potremmo chiamarlo, parafrasando Tarantino, "Le Horror Big Mac"...