Saw V
Dopo la morte dell'Enigmista, la catena di omicidi viene portata avanti, ma un poliziotto cerca di scoprire la verità. Il nuovo episodio di Saw è vedibile, ma decisamente stanco...
Recensione a cura di ColinMckenzie
TitoloSaw VRegiaDavid HacklCastTobin Bell, Costas Mandylor, Scott Patterson, Betsy Russell, Julie Benz, Meagan Good
Uscita5 dicembre 2008La scheda del film
Arrivati al quinto episodio di una saga, anche per chi ne scrive è difficile esprimere qualcosa di originale. Diciamo allora che il paragone più calzante (banale, se volete) è con un hamburger di McDonald: non è il caso di inserirlo in una dieta quotidiana e decisamente non è un piatto di alta cucina, ma una volta ogni tanto (raramente, meglio) ci può stare. Tuttavia, proprio come avviene con l'hamburger, non lo si mangia per scoprire qualche novità, ma perché sappiamo esattamente cosa abbiamo in mano.
L'ottica poi è sempre più inquietante, da Giustiziere della notte al quadrato (impressione che ormai avevo già avuto anche nel precedente episodio). Gli assassini escono dopo pochi anni per un cavillo tecnico (che, come sempre in questi casi, non ci viene mai spiegato), ma per fortuna che c'è un vendicatore solitario che, ovviamente, non sbaglia mai un colpo e trova dei colpevoli indiscutibili (con buona pace della giustizia processuale). Così, la ragione delle torture sembra sempre meno importante, come la credibilità dei numerosi mezzi tecnici che sarebbero necessari per organizzare dei 'giochi' del genere (direi hollywoodiani e con budget ben superiori a quelli di Saw).
Va anche detto che David Hackl, il nuovo regista di questo episodio, che era stato fino a questo momento lo scenografo della serie, non brilla. Hackl chiaramente non ha una grande personalità (o forse era intimorito dall'incarico, chissà), quindi si butta sul montaggio frenetico e sui movimenti di macchina violenti, ma in generale visivamente è difficile rimanere impressionati dal suo lavoro.
Ora, si può sperare che con l'inevitabile sesto capitolo la serie si prenda qualche rischio in più. Ma con un rapporti incassi mondiali/budget di almeno 10 a 1, alla fine qualsiasi cosa facciano hanno ragione loro. Proprio come McDonald, piaccia o meno...