Savage, la recensione

Abbiamo recensito per voi Savage, miniserie di Moore, Henry e Larosa raccolta in volume da Star Comics

Fumettallaro dalla nascita, ha perso i capelli ma non la voglia di leggere storie che lo emozionino.


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Savage #1, anteprima 01

La storia di Kevin Sauvage è simile a quella di tanti ragazzi che il Calcio ha strappato da un’esistenza rovinata da scelte sbagliate: un talento cristallino con una carriera in ascesa amplificata da un fascino che ben presto lo ha trasformato in sex symbol. Dietro a questo successo milionario troviamo però anche la lungimiranza di sua moglie Ronnie, attenta ad assicurare alla propria famiglia un futuro sereno.

Gli anni passano per il giocatore inglese, nascono tre figli e inevitabilmente aumentano le panchine, ma un’opportunità si palesa per offrirgli l’occasione del rilancio: un ricco contratto negli Stati Uniti. Purtroppo, per il Nostro, non arriverà mai il momento di esordire, dato che un incidente aereo lo costringe ad atterrare su un’isola deserta insieme alla sua compagna e al piccolo KJ.

Servirebbe tutta la prosopopea e l’enfasi di Federico Buffa per colorare l’incipit di Savage, miniserie Valiant in quattro numeri scritta da B. Clay Moore per i disegni della coppia formata da Clayton Henry e Lewis Larosa. Il volume presentato in Italia da Star Comics propone in un'unica soluzione questa avventura esotica tra dinosauri, strane creature e tribù assetate di sangue.

Persi lungo il tragitto i diritti su Turok, i piani alti Valiant hanno pensato bene di offrire ai propri lettori un nuovo personaggio dalle caratteristiche analoghe. Seguendo due differenti timeline, lo scrittore americano ci introduce gradualmente in un affascinante scenario primordiale dove, lontano dalla tecnologia e dalle leggi etiche, l’essere umano mostra il suo volto bestiale. Brutale è l’aggettivo che meglio descrive i quattro capitoli di questa storia, un fil rouge preminente che non lascia emergere alcun tipo di sentimentalismo. Moore, infatti, non punta all'empatia nel portare avanti questa vicenda drammatica; d'altro canto ci porta a riflettere su una condizione quanto mai attuale: la totale perdita di umanità.

Savage #1, anteprima 02

Sebbene lo sviluppo della trama risulti prevedibile e la caratterizzazione dei personaggi stereotipati - il calciatore con il vizio dell'alcol che butta via la sua carriera, l’ex modella diventata elemento centrale della famiglia, il cattivone zotico circondato da un manipolo di stupidi tirapiedi e il ragazzino in grado di sovvertire l’esito di scontri persi in partenza - la capacità di Moore di costruire dialoghi asciutti e di inserire nel finale intriganti elementi mystery permette a Savage di essere una lettura avvincente.

La perfetta interazione tra i diversi autori coinvolti aiuta a rendere più gradevole e coinvolgente la componente artistica del volume. Sfruttando l’ottimo storytelling di Larosa, le tavole ambientate nel presente godono di grande dinamismo, imprimendo vivacità alle intense sequenze action.

Rispetto allo stile dell’artista statunitense, la prova di Henry – ambientata nel passato – risulta più pulita, forte di un tratto asciutto e preciso. Nonostante le rispettive peculiarità, non possiamo non restare impressionati dalla capacità di trasmettere inquietudine dimostrata dai due artisti, supportando splendidamente la scrittura di Moore. Inoltre, a legare splendidamente il lavoro dei due disegnatori ci sono i colori di Brian Reber, impeccabile nel creare un unicuum omogeneo e d'impatto.

Il finale ci lascia con interrogativi che esigono delle risposte. Non ci resta che attendere di scoprire cosa abbia in serbo il destino per Savage e cosa si nasconda sulla misteriosa isola sulla quale è capitato...

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