Savage Avengers 1, la recensione

L'esordio di Savage Avengers non mette ancora a frutto l'enorme potenziale della serie, limitandosi a introdurre alcuni dei protagonisti

Fumettallaro dalla nascita, ha perso i capelli ma non la voglia di leggere storie che lo emozionino.


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Savage Avengers #1, anteprima 01

Tanta curiosità ha scandito l’attesa per il debutto di Savage Avengers, serie scritta da Gerry Duggan (Deadpool) e disegnata da Mike Deodato Jr. (Thanos). Abbandonate le ambientazioni cosmiche, il team creativo di Infinity Wars si cimenta con un racconto dai toni decisamente più brutali, assemblando un cast di protagonisti in linea con gli obiettivi di un titolo come questo.

In tal senso, è esplicativa la copertina di David Finch su cui appaiono Venom, Dottor Voodoo, Conan il Barbaro, Punisher, Elektra e Wolverine. Purtroppo, tra le pagine di questo primo spillato proposto da Panini Marvel Italia non li ritroviamo tutti, ma va detto che i presenti non perdono l’occasione di rafforzare l’anima savage di questo neonato gruppo di Vendicatori. A riunirli ci pensa una minaccia che giunge dalla Terra Selvaggia, più precisamente nella Città delle Falci, dove un gruppo di stregoni provenienti dall’Era Hyboriana sta collaborando con i ninja della Mano per evocare Jhoatun Lau, il Dio del Midollo.

La storia si presenta dunque come il classico numero introduttivo, con una setta di fanatici troppo grande per essere gestita da un singolo che offre lo spunto per la nascita di un gruppo di eroi dalla dubbia moralità, pronti a tutto pur di arrestarne l’ascesa. Procedendo nella lettura, vediamo i protagonisti litigare violentemente tra loro per poi decidere di unire le forze contro il nemico comune. Mentre si aggiungono via via altre figure, familiarizziamo con le motivazioni delle varie parti e approfondiamo la conoscenza del contesto in cui, apparentemente, ci muoveremo nei prossimi numeri.

Duggan prende questo canovaccio e lo arricchisce con una preminente anima oscura, violenta e dannata, vista anche la natura mistica del pericolo che incombe sul mondo. Tra decapitazioni e sventramenti, va in scena una storia truculenta quanto piacevole, resa intrigante dalla presenza del Cimmero: vederlo lottare con Wolverine è certamente il momento più esaltante di questo primo episodio. Metabolizzato l’ingresso della creazione di Robert E. Howard nell’universo narrativo della Casa delle Idee, il suo utilizzo da parte dello scrittore di La spada selvaggia di Conan risulta del tutto coerente.

"Una storia truculenta quanto piacevole, resa intrigante dalla presenza del Cimmero."Certo, i fan più intransigenti del Barbaro potrebbero storcere il naso, ma il suo inserimento in questo progetto non stona con quanto visto finora e, anzi, offre la possibilità a Duggan di sperimentare dinamiche di gruppo inedite. D’altronde, salvo rarissime eccezioni, abbiamo a che fare con delle anime solitarie. Questo aspetto è quello che maggiormente desta il nostro interesse: come interagiranno tra loro degli elementi così instabili?

Decisamente più positiva la prova di Deodato Jr. che, insieme al fido colorista Frank Martin, ci regala un’interpretazione davvero centrata del soggetto. I toni dark, gli effetti chiaroscurali e l’esplosività degli scontri vengono sublimati brillantemente su pagine accattivanti che mettono in mostra le doti dell’artista brasiliano, il cui tratto - finalmente ispirato - delinea scenari selvaggi di grande impatto, in linea con il mood del titolo.

Savage Avengers 1 decide di non mostrare ancora tutte le carte della serie, e, pur regalandoci un segmento entusiasmante, non soddisfa completamente le nostre aspettative. Le premesse per rimediare, però, ci sono tutte.

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