Sapienza, la recensione del secondo episodio di Hitman

L'Agente 47 arriva a Sapienza, ridente paesino di mare sulla costiera amalfitana, ma non per piacere: la recensione del secondo episodio di Hitman

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Dopo aver preso parte ad una sontuosa sfilata di moda parigina, l’Agente 47 arriva nella calda e soleggiata Sapienza, immaginaria cittadina italiana situata nel cuore della costiera amalfitana. Qui risiede Silvio Caruso, brillante bio-ingegnere impegnato nello sviluppo di un virus in grado di infettare chiunque, in qualsiasi parte del mondo. Il letale assassino è così chiamato ad uccidere il soggetto, seguito dalla sua fidata collaboratrice, e a distruggere il batterio che, finendo in mani sbagliate, potrebbe produrre conseguenze a dir poco disastrose.

A differenza del primo capitolo, in cui Parigi è stata utilizzata come un mero pretesto per localizzare la sfilata, Sapienza si presenta in tutta la sua bellezza, con stradine e vicoli pieni di vita, un mare limpido e piazze gremite di turisti, pronte ad accogliere un insolito Agente 47 con tanto di occhiali da sole ed abiti estivi. La vasta mappa ci pone subito di fronte ad alcune opportunità che ci aiuteranno ad infiltrarci nella villa di Caruso, sottoposta ad una rigida sorveglianza da parte delle guardie. Così, potremo assumere le sembianze di un cuoco al suo primo giorno di lavoro o, ancora, vestire i panni di un fattorino e consegnare al ricercatore un bouquet di fiori destinato alla tomba della madre, scomparsa alcuni anni fa. Come nel precedente capitolo, gli NPC potranno smascherare i nostri travestimenti, perciò dovremo prestare estrema attenzione a non attirare l’attenzione su di noi compiendo movimenti sospetti o impugnando armi facilmente distinguibili.

[caption id="attachment_155382" align="aligncenter" width="600"]Hitman Sapienza screenshot Hitman: Sapienza - screenshot[/caption]

Gli obiettivi della missione sono costantemente sorvegliati da alcune minacciose guardie del corpo, perciò risulterà fondamentale studiare con attenzione le abitudini di ciascun soggetto e agire di conseguenza, escogitando una strategia in grado di sovvertire l’equilibrio dei personaggi e regalare loro alcuni preziosi momenti d’intimità in compagnia dell’Agente 47, che potrà agire indisturbato ed eliminarli senza alcun rimpianto. A questo punto il nostro protagonista dovrà scovare l’esatta ubicazione del batterio e distruggerlo, il tutto in un ambiente colmo di guardie armate di tutto punto e pronte ad aprire il fuoco al minimo sospetto. Un vero e proprio paradiso per gli amanti dello stealth…

L’imponente lavoro svolto dai danesi di Io-Interactive con Parigi è stato nettamente superato da Sapienza, location che conta centinaia di personaggi e luoghi da esplorare, per non parlare poi delle opportunità, così varie da rischiare di passare alla successiva senza aver completato la prima. Certo, è pur vero che un’ampia mappa non è sempre sinonimo di qualità, ma in questo caso gli sviluppatori hanno messo in piedi un’opera imponente ed articolata dal punto di vista tecnico, in grado di spingere gli utenti a rigiocarci in attesa del prossimo episodio. A differenza di Parigi, sviluppata prettamente in verticale su un singolo edificio, Sapienza offre la possibilità di visitare ogni angolo della città e, con le giuste dotazioni, di intrufolarsi in qualsiasi edificio, trovando individui assorti nella loro routine quotidiana o, in altri casi, veri e propri indizi utili per lo svolgimento della missione principale.

[caption id="attachment_155384" align="aligncenter" width="600"]Hitman Sapienza screenshot Hitman: Sapienza - screenshot[/caption]

Purtroppo, anche questa volta manca una trama ben definita e consolidata e così, proprio come per Parigi, si assiste esclusivamente ad una breve ed enigmatica sequenza conclusiva. L’Agente 47 continua a svolgere il suo lavoro con una freddezza disarmante, ma cos’è che unisce questi avvenimenti apparentemente scollegati tra loro? I filmati finali contribuiscono unicamente a creare una maggiore confusione nel giocatore, incapace di comprendere a pieno cosa stia accadendo nell’universo di Hitman. Allo stesso modo, sarebbe interessante concentrarsi maggiormente sul personaggio principale e sul suo passato, in modo da coinvolgere ancor di più tutti i giocatori che per la prima volta si avvicinano alla saga.

"Il secondo capitolo di Hitman svela tutto il potenziale della produzione"

Sapienza può essere completato in meno di tre ore e offre un ottimo livello di rigiocabilità, condizionato dalla presenza di innumerevoli opportunità da cogliere e da una grande quantità di indizi da rintracciare. In aggiunta, le diverse modalità di gioco offerte da Hitman permettono di ingannare il tempo in attesa del prossimo episodio e così, accanto a classifiche globali relative alla missione principale, potremo destreggiarci tra Contratti, Escalation e Bersagli Elusivi.
Anche questa volta, il comparto tecnico del gioco è ineccepibile: come già visto nel primo episodio, ogni personaggio sembra godere di un’intelligenza propria e risponde prontamente agli stimoli e agli eventi improvvisi che si verificano lungo il suo raggio d’azione. Allo stesso modo, la cittadina situata sulla costiera amalfitana è stata realizzata con estrema attenzione ai particolari, tanto da ricreare alla perfezione quel clima di serenità che si respira nelle località marittime. Purtroppo, la trama fatica ancora a decollare, lasciando con l’amaro in bocca tutti coloro che erano e sono tuttora in trepidante attesa di un adeguato sviluppo del gioco anche su questo fronte.

[caption id="attachment_155383" align="aligncenter" width="600"]Hitman Sapienza screenshot Hitman: Sapienza - screenshot[/caption]

Il secondo capitolo di Hitman svela tutto il potenziale della produzione. L’opera creata dai danesi di Io-Interactive si conferma ancora una volta carente sotto il punto di vista narrativo ma, d’altro canto, presenta un comparto tecnico lodevole, affiancato da una mappa immensa e curata all’inverosimile. La distribuzione a episodi continua a suscitare alcuni dubbi e perplessità, soprattutto per quanto concerne lo sviluppo della trama, ma la possibilità di poter attingere ai feedback dei giocatori e migliorare il titolo in corso d’opera rappresenta senza alcuna ombra di dubbio una grande risorsa per il team di sviluppo. A questo punto, non ci resta che sperare in un degno approfondimento della storia.

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