Sapienza, la recensione del secondo episodio di Hitman
L'Agente 47 arriva a Sapienza, ridente paesino di mare sulla costiera amalfitana, ma non per piacere: la recensione del secondo episodio di Hitman
A differenza del primo capitolo, in cui Parigi è stata utilizzata come un mero pretesto per localizzare la sfilata, Sapienza si presenta in tutta la sua bellezza, con stradine e vicoli pieni di vita, un mare limpido e piazze gremite di turisti, pronte ad accogliere un insolito Agente 47 con tanto di occhiali da sole ed abiti estivi. La vasta mappa ci pone subito di fronte ad alcune opportunità che ci aiuteranno ad infiltrarci nella villa di Caruso, sottoposta ad una rigida sorveglianza da parte delle guardie. Così, potremo assumere le sembianze di un cuoco al suo primo giorno di lavoro o, ancora, vestire i panni di un fattorino e consegnare al ricercatore un bouquet di fiori destinato alla tomba della madre, scomparsa alcuni anni fa. Come nel precedente capitolo, gli NPC potranno smascherare i nostri travestimenti, perciò dovremo prestare estrema attenzione a non attirare l’attenzione su di noi compiendo movimenti sospetti o impugnando armi facilmente distinguibili.
Gli obiettivi della missione sono costantemente sorvegliati da alcune minacciose guardie del corpo, perciò risulterà fondamentale studiare con attenzione le abitudini di ciascun soggetto e agire di conseguenza, escogitando una strategia in grado di sovvertire l’equilibrio dei personaggi e regalare loro alcuni preziosi momenti d’intimità in compagnia dell’Agente 47, che potrà agire indisturbato ed eliminarli senza alcun rimpianto. A questo punto il nostro protagonista dovrà scovare l’esatta ubicazione del batterio e distruggerlo, il tutto in un ambiente colmo di guardie armate di tutto punto e pronte ad aprire il fuoco al minimo sospetto. Un vero e proprio paradiso per gli amanti dello stealth…
[caption id="attachment_155384" align="aligncenter" width="600"] Hitman: Sapienza - screenshot[/caption]
Purtroppo, anche questa volta manca una trama ben definita e consolidata e così, proprio come per Parigi, si assiste esclusivamente ad una breve ed enigmatica sequenza conclusiva. L’Agente 47 continua a svolgere il suo lavoro con una freddezza disarmante, ma cos’è che unisce questi avvenimenti apparentemente scollegati tra loro? I filmati finali contribuiscono unicamente a creare una maggiore confusione nel giocatore, incapace di comprendere a pieno cosa stia accadendo nell’universo di Hitman. Allo stesso modo, sarebbe interessante concentrarsi maggiormente sul personaggio principale e sul suo passato, in modo da coinvolgere ancor di più tutti i giocatori che per la prima volta si avvicinano alla saga.
"Il secondo capitolo di Hitman svela tutto il potenziale della produzione"Sapienza può essere completato in meno di tre ore e offre un ottimo livello di rigiocabilità, condizionato dalla presenza di innumerevoli opportunità da cogliere e da una grande quantità di indizi da rintracciare. In aggiunta, le diverse modalità di gioco offerte da Hitman permettono di ingannare il tempo in attesa del prossimo episodio e così, accanto a classifiche globali relative alla missione principale, potremo destreggiarci tra Contratti, Escalation e Bersagli Elusivi.
Anche questa volta, il comparto tecnico del gioco è ineccepibile: come già visto nel primo episodio, ogni personaggio sembra godere di un’intelligenza propria e risponde prontamente agli stimoli e agli eventi improvvisi che si verificano lungo il suo raggio d’azione. Allo stesso modo, la cittadina situata sulla costiera amalfitana è stata realizzata con estrema attenzione ai particolari, tanto da ricreare alla perfezione quel clima di serenità che si respira nelle località marittime. Purtroppo, la trama fatica ancora a decollare, lasciando con l’amaro in bocca tutti coloro che erano e sono tuttora in trepidante attesa di un adeguato sviluppo del gioco anche su questo fronte.
[caption id="attachment_155383" align="aligncenter" width="600"] Hitman: Sapienza - screenshot[/caption]
Il secondo capitolo di Hitman svela tutto il potenziale della produzione. L’opera creata dai danesi di Io-Interactive si conferma ancora una volta carente sotto il punto di vista narrativo ma, d’altro canto, presenta un comparto tecnico lodevole, affiancato da una mappa immensa e curata all’inverosimile. La distribuzione a episodi continua a suscitare alcuni dubbi e perplessità, soprattutto per quanto concerne lo sviluppo della trama, ma la possibilità di poter attingere ai feedback dei giocatori e migliorare il titolo in corso d’opera rappresenta senza alcuna ombra di dubbio una grande risorsa per il team di sviluppo. A questo punto, non ci resta che sperare in un degno approfondimento della storia.