Sandman: Overture 4, la recensione

Abbiamo recensito per voi il quarto capitolo di Sandman: Overture, prequel del capolavoro di Neil Gaiman disegnato da J.H. Williams III

Condividi

Come visto nei capitoli precedenti, Sogno è stato barbaramente quanto brutalmente assassinato. O, meglio, un aspetto, una prospettiva, di Oneiros ha subito questo fato infame in un remoto angolo dell'universo. Responsabile dell'omicidio si è scoperta essere una Stella impazzita.

Da allora, per Morfeo è iniziato un lungo viaggio attraverso lande fantastiche e desolate, pericolose e foriere di grandi rivelazioni. In questa odissea, il protagonista è stato accompagnato da un gatto assai particolare (che altri non è che una ulteriore prospettiva di Sogno), e da una graziosa bambina rimasta orfana, di nome Speranza Bella Nebulosa Perduta.

Nel quarto, straordinario tassello di questa miniserie, che segna il giro di boa della stessa, giungiamo a un punto decisivo del racconto, nel quale molti segreti e retroscena vengono svelati, lasciando il lettore sbalordito e dimostrando, per l'ennesima volta (come se ce ne fosse bisogno), quanto la mente e la fantasia dello scrittore Neil Gaiman non abbiano limiti (o, qualora ne abbiano, non siano definibili da una mente "normale").

Mentre il Signore delle Storie e i suoi due compagni di viaggio giungono finalmente alle porte della Città delle Stelle, per cercare di fermare (con le buone) colei che fra queste ha perso il senno, avviene qualcosa di davvero sorprendente. In un intervallo di tempo fra un secondo e l'altro, Sogno degli Eterni è protagonista di un avvincente discussione con suo padre, il Tempo. Colui che ha contribuito a dare la vita a Oneiros e i suoi sei fratelli, si dimostra essere un'entità assai controversa e particolare. Senza cadere vittime del "demone dello spoiler", vi basti sapere che in poche pagine di "diatriba" fra i due suddetti personaggi, traspare a pieno tutta la meravigliosa filosofia "gaimaniana" alle basi di questo straordinario fumetto, che dai primi anni '90 non smette mai di incantare migliaia di lettori.

Contestualmente, conosceremo anche la società millenaria cresciuta all'interno della Città delle Stelle e la funzione che queste potentissime creature hanno all'interno delle dinamiche del creato. In sostanza, queste possono essere definite come dei giudici universali, in grado di decretare vita e morte di miliardi di esseri viventi. Del resto, cosa accadrebbe al nostro pianeta, parte del sistema solare, se la stella che ci consente di esistere, impazzisse, esplodendo o spegnendosi? La risposta è assolutamente ovvia.

Tornando alla storia, apprenderemo come dietro la nascita della Stella impazzita vi sono delle radici ontologiche che sorgono da un episodio del passato di Morfeo, il quale nella sua storia editoriale ha più volte dimostrato di essere tutto fuorché irreprensibile. Questa volta, la situazione sembra essere davvero drammatica per Oneiros, e la salvezza appare quanto mai un'utopia. Ma, come si suol dire, finché c'è vita, c'è Speranza (e in tal caso, l'iniziale maiuscola non è assolutamente un refuso).

Non c'è bisogno di spendere troppe parole per il lavoro del team creativo dopo quanto detto nelle recensioni precedenti. In fase di scrittura il lavoro dello sceneggiatore Neil Gaiman è portentoso e sempre foriero di sorpresa ed emozione. Ai disegni, il maestro J.H. Williams III è incredibilmente ispirato, autore di un'Arte talmente bella da commuovere, e di una costruzione dello storytelling sempre più innovativa e mai vista prima.

In conclusione, Sandman: Overture 4 è ennesima conferma di quanto questa miniserie sia una delle cose più belle prodotte dal mondo del fumetto americano negli ultimi anni. La voglia di sapere come la storia di evolverà nei due capitoli conclusivi non ci fa stare, letteralmente, nella pelle. Buon Sogno a tutti!

Continua a leggere su BadTaste