Saints Row, pregi e difetti di un titolo davvero divertente | Recensione
Saints Row non è assolutamente un titolo perfetto, ma riesce comunque a divertire nella sua totale genuinità
E così è stato.
DITE AMICI ED ENTRATE
La trama di Saints Row non è certo complessa e articolata, ma proprio per questo arriva diretta al cuore ed è riuscita a convincerci in più punti. Il giocatore interpreta il capo di un gruppo criminale intenzionato a fare carriera insieme ai propri amici. Età, sesso, aspetto estetico e tutti gli altri dettagli sono a totale discrezione dell’utente, che nel giro di pochi minuti si troverà per le mani un editor semplice da comprendere, ma travolgente dal punto di vista dei contenuti. Si passa dal decidere il design del personaggio al suo vestiario, senza dimenticarsi di elementi fondamentali come l’icona per la censura durante le scene di nudo. Lo stile grottesco dei personaggi permette inoltre di realizzare un protagonista dai tratti più realistici, ma anche di puntare in una direzione più vicina a quella cartoon. La fantasia è il solo limite.
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UN TITOLO VECCHIA SCUOLA
Com’era possibile prevedere, Saints Row pesca a piene mani dagli open world di inizio anni Duemila, portando ogni caratteristica all’eccesso. Da un punto di vista strutturale, il titolo si presenta in tutta la sua semplicità: raccogli una missione, vai nel punto per completarla, ottieni una ricompensa. A questo si aggiungono alcune quest più ispirate di altre, ma il risultato è bene o male sempre lo stesso.
Tutto questo è possibile grazie all’open world realizzato da Volition, che non smette nemmeno per un secondo di darci qualcosa da fare. Se vi farete catturare dallo stile assurdo di Saints Row sono molte le ore di gioco che vi aspettano. Che sia uccidere un bersaglio ben preciso o vincere una gara di auto poco importa: il titolo punta a divertirvi nel modo più semplice possibile. Mediocre, invece, lo shooting, che regala qualche buona sparatoria, ma che tra le coperture mal implementate e un gunplay poco brillante è davvero ai minimi storici. Fortuna che alcune armi sono talmente assurde da lasciarci comunque soddisfatti del risultato finale, pur non riuscendo a mascherare del tutto i difetti del gioco.
Lo stesso si può dire dei combattimenti corpo a corpo, estremamente semplici se si utilizza il singolo colpo fisico. Fortunatamente i dev hanno inserito una serie di abilità da sbloccare e una mossa finale che si attiva dopo aver ucciso qualche nemico. Questi due elementi, mescolati al resto, rendono gli scontri semplicistici, ma anche dannatamente riusciti. Saints Row vuole divertire e ci riesce alla grande.
La cura maniacale nei confronti della personalizzazione torna prepotentemente nel corso del gioco, permettendoci di creare la nostra auto e la nostra base attraverso un editing rapido e appagante. Dal proprio covo è inoltre possibile gestire il proprio impero criminale attraverso differenti missioni che modificano gli equilibri di potere in città. Nulla di troppo complesso, ma si tratta dell’ennesima ciliegina su una torta davvero gustosa.
PRECISO IL GIUSTO
Il comparto tecnico, pur non apparendo come un vero disastro, non ha però saputo convincerci appieno. Non solo i modelli dei personaggi e le texture sono abbastanza scarni, ma nel corso della nostra prova abbiamo trovato una miriade di bug di ogni tipo. Parliamo di compenetrazioni e di una fisica completamente irrealistica, dove colpire un piccolo oggetto ci proietta in aria alla velocità della luce e dove ogni viaggio in auto può finire in modi folli a causa dei vari incidenti di percorso. Questo contribuisce all’effetto "anni Duemila" e diverte, ma è innegabile che si tratti di problematiche da risolvere.
Splendida, invece, la colonna sonora, che ci permette di passare dalla musica elettronica a quella country con la semplice pressione di un tasto. Viaggiare a Santo Ileso mentre si compiono stragi a suon di musica e si affrontano missioni via via sempre più folli ci ha ricordato i bei tempi di San Andreas e, per questo, non possiamo che essergliene grati. Discreto il doppiaggio in inglese, comunque accompagnato da sottotitoli in italiano. Magari non la soluzione migliore per un titolo dove o si legge o si spara, ma ormai ci stiamo facendo il callo.
Saints Row è un reboot imperfetto, ma divertente fino al midollo. Non è il titolo al quale avvicinarsi con l’idea di esplorare una produzione complessa, ma è l’opera perfetta da giocare mentre si chiacchiera con i propri amici su Discord. Stiamo parlando di quel gioco leggero e spensierato del quale tutti, prima o poi, hanno bisogno. Poco importa se lo shooting non è esaltante e se ci sono alcuni problemi tecnici, quando alla fine ci si diverte così tanto. Se non rischiate di infastidirvi per le critiche evidenziate in fase di recensione andate tranquilli: Saints Row potrebbe rivelarsi una graditissima sorpresa estiva.