Sacro/Profano: Paradiso, la recensione

Paradiso conclude la trilogia di Sacro/Profano raccontando le disavventure legate alla gravidanza di Angelina...

Carlo Alberto Montori nasce a Bologna all'età di 0 anni. Da allora si nutre di storie: lettore, spettatore, ascoltatore, attore, regista, scrittore.


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Dopo il successo straordinario riscosso da Inferno e Purgatorio, la trilogia di Sacro/Profano giunge alla sua naturale conclusione con il terzo volume Paradiso, pubblicato da Dentiblù.

L'autrice Mirka Andolfo rispetta le premesse del fumetto, rinnovate più volte in questi tre anni di vita della serie: nonostante le avventure di Angelina e Damiano siano tavole umoristiche autoconclusive nate sul web con uno scopo prettamente umoristico, fin dalla prima raccolta in volume c'è una trama che funge da filo conduttore, in grado di rinnovare lo status quo dei due protagonisti. In Inferno Damiano cercava di entrare finalmente in intimità con la romantica e ingenua Angelina, conquistando finalmente un rapporto sessuale alla fine dell'albo. In Purgatorio la coppia è molto più disinibita e si diverte sotto le coperte, col risultato che la formosa creatura celeste si ritrova incinta.

Paradiso affronta quindi la gravidanza e come quest'attesa possa influenzare le dinamiche tra i due innamorati, andando incontro a difficoltà e preparativi legati al pancione e al nascituro in arrivo. Il problema principale riguarda Damiano, che nelle prime pagine abbandona gli amici diavoli di vecchia data, consapevole di dover mettere la testa a posto e impegnarsi per costruire una famiglia, perciò non ha più tempo da dedicare a concerti con una sgangherata band senza futuro.

Per il modo in cui viene affrontata questa scena, è difficile parteggiare per Damiano e il demone allupato perde qualche punto simpatia; anche nel corso del volume la sua disperata ricerca di un lavoro lo imborghesisce e lo rende meno accattivante di quanto sia stato finora, mosso da nuove intenzioni meno accattivanti rispetto al motore ormonale che lo ha sempre guidato.

Angelina ormai, portando una creatura in grembo, dovrebbe sapere che i bambini non li porta la cicogna anche perché nel volume precedente l'abbiamo vista fare diverse esperienze piccanti col suo satanasso; nonostante questo in alcune occasioni viene ritratta ancora come un personaggio fin troppo ingenuo, e a lungo andare questo rischia di avvicinare pericolosamente la sua caratterizzazione allo stereotipo dell'oca bionda, quando invece finora l'autrice era sempre riuscita a mantenere un buon equilibrio da questo punto di vista.

Tra situazioni simili a tavole già lette in passato e rivelazioni degne di una soap opera che suscitano reazioni tiepide, Paradiso accompagna il lettore al prevedibile finale. Qui, nonostante qualche personaggio improvvisamente cambi idea in modo affrettato e un pizzico retorico, la vicenda si conclude in modo comunque emozionante e possiamo salutare Damiano, Angelina e la loro prole con un sorriso.

L'impressione però è che questo terzo volume sia più debole dei precedenti, forse per la tematica che meno si presta a una chiave comica o probabilmente perché l'autrice non ha trovato approccio. Apprezziamo comunque il desiderio di Mirka Andolfo di voler rinnovare costantemente il suo prodotto, modificando le caratteristiche della sua opera e chiudendola quando riteneva necessario, nonostante il successo di pubblico le avrebbe probabilmente consentito di pubblicare altri volumi.

Già in Paradiso però percepiamo una stanchezza e un leggero disamoramento per questa serie, non perché l'autrice rinneghi la sua creazione ma perché probabilmente ha voglia di sperimentare altro e dedicarsi a storie differenti, senza ristagnare per troppo tempo sullo stesso progetto. Sacro/Profano ha dimostrato che all'eccellenza grafica l'autrice può affiancare uno storytelling con qualcosa da raccontare e in grado di strappare più di un sorriso, quindi seguiamo con curiosità la sua carriera per scoprire quale sarà la sua prossima opera.

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