Sabrina, la recensione

Abbiamo recensito per voi Sabrina, graphic novel di Nick Drnaso edita da Coconino - Fandango

Fumettallaro dalla nascita, ha perso i capelli ma non la voglia di leggere storie che lo emozionino.


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Con sempre maggior frequenza assistiamo esterrefatti al proliferare di teorie cospirazioniste su entità e organizzazioni che da decenni – se non da secoli – starebbero manipolando il genere umano; teorie riconducibili a scenari similari a quelli delineati da George Orwell nel suo romanzo 1984, ovvero una popolazione composta da oltre sette miliardi di persone preda delle machiavelliche orchestrazioni di un manipolo di uomini intenti a esercitare il controllo su tutti i campi dello scibile al fine di conservare il potere. Lo strumento utilizzato? I mass media, ovviamente, piegati al volere di chi siede nella stanza dei bottoni e influenza il quotidiano in maniera sempre più incisiva.

Alzi la mano chi non ha sorriso sarcastico davanti ai servizi dedicati ai terrapiattisti, ai no vax o a tutte le altre teorie strampalate che si sono susseguite negli ultimi anni. Eppure, proprio grazie alla rilevanza concessa a questi tristi fenomeni, parecchia gente viene condizionata fino a dare rilevanza a concetti campati per aria, o addirittura a cominciare delle crociate.

Gli agghiaccianti risvolti della manipolazione mediatica sono narrati nel più recente caso editoriale del settore fumettistico, una graphic novel balzata tra i titoli finalisti del prestigioso premio letterario anglosassone Man Booker Prize: stiamo parlando di Sabrina, seconda prova autoriale del giovane statunitense Nick Drnaso, proposta in Italia da Coconino Press – Fandango. Al centro di questo incredibile racconto non troviamo la vicenda umana della giovane studentessa misteriosamente scomparsa Sabrina Gallo, di sua sorella Sandra, del suo fidanzato Teddy o del di lui amico, l’aviere Calvin Wrobel; il vero protagonista di questo toccante romanzo grafico è il potere dei mass media, quella pericolosa capacità di distorcere i fatti e far nascere aberrazioni dilaganti.

Partendo da un tragico evento – di cui non ci viene fornita alcuna spiegazione o motivazione – Drnaso ci conduce in una storia dura, fatta di emozioni contrastanti. Nelle prime fasi la narrazione scorre lenta, quasi a scandire le interminabili ore di attese in cui attendiamo una flebile speranza di ricongiungerci alla povera ragazza. In seguito, tutto diventa molto più intenso, quasi irreale per l’improvvisa sterzata che il fumettista imprime al racconto: i pochi elementi di cui disponiamo vengono repentinamente messi in discussione da una voce fuori campo, il tipico commentatore radiofonico che si fa portavoce dei complottisti; un espediente funzionale che genera un improvviso cambio di visuale, un ribaltamento figlio di quel potere mistificatorio attribuito ai media.

La sezione centrale di Sabrina rappresenta un vero e proprio pugno allo stomaco, un colpo brutale sferrato a tradimento che ci lascia accasciati, sgomenti e collerici per una situazione fin troppo simile a tante altre che quotidianamente ritroviamo scorrendo le notizie sugli schermi dei nostri smartphone o sulla bacheca di qualche social media: storie orrende che lasciano emergere il marcio che c’è in noi, una discesa verso l'inferno fatto di false accuse, invasione della privacy e minacce di morte in un’escalation brutale.

Con prosa asciutta, Drnaso realizza un fumetto adulto e incredibilmente appassionante che con lucidità porta all’attenzione del lettore la sconcertante decadenza dei nostri tempi, un’epoca segnata dall’isteria generata dai “mezzi di disinformazione”. Grazie al talento dell’autore statunitense, la vicenda è articolata con estrema maestria e animata da personaggi che impersonificano le paure dei nostri giorni, l'essere umani fallibili e schiavi delle paranoie, quindi tremendamente reali.

Sfruttando appieno le potenzialità del medium Fumetto, l'autore firma intere pagine mute, facendo sì che a parlare siano le emozioni dei protagonisti. Queste suggestive sequenze, caratterizzate dallo uno stile miniale, si alternano a dialoghi asciutti e diretti a cui affidare l’impietosa fotografia della vita di Sabrina e dei suoi cari, portata avanti da Drnaso con grande consapevolezza.

Sabrina è una lettura consigliata che, pur non offrendo risposte, ci spinge ad agire, a ribellarci allo schifo che ogni giorno ci propinano la Televisione e il web per tornare a una dimensione più umana.

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