Il sabato è come un palloncino rosso, la recensione

Liniers si cimenta con un racconto per bambini, dedicando alle figlie: Il sabato è come un palloncino rosso

Carlo Alberto Montori nasce a Bologna all'età di 0 anni. Da allora si nutre di storie: lettore, spettatore, ascoltatore, attore, regista, scrittore.


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Oltre ad aver pubblicato Macanudo - Una pioggia di idee, il sesto volume italiano della celebre striscia a fumetti argentina, la casa editrice La Nuova Frontiera continua a muovere i primi passi nel settore del fumetto con Il sabato è come un palloncino rosso, una breve storia per bambini scritta e disegnata da Liniers. L'artista sudamericano mette da parte la sua vena più surreale e sperimentale per raccontare in una trentina di pagine la giornata spensierata di due bambine, in modo delicato e poetico.

Le protagoniste sono ispirate, in modo non troppo velato, alle figlie dell'autore, di cui condividono il nome e a cui il libro è dedicato. Sono sufficienti una foto delle bambine e un loro disegno pubblicati in coda al volume per capire come Liniers abbia creato questo racconto per loro, raccontando la loro meraviglia al cospetto di una giornata di pioggia.

Matilda ha 5 anni e decide di fare da mentore per Clementina, la sorella di 3 anni, per mostrarle come vivere appieno le incredibili possibilità che offre un sabato pomeriggio; la piccola però si demoralizza quando vede la pioggia fuori dalla finestra, ma Matilda le illustra quanto può divertirsi in quelle condizioni, una volta coperta per bene.

Questo racconto è adatto ai bambini dai 5 anni in su e, se non fosse per l'utilizzo dei balloon come mezzo per far parlare le due protagoniste, sarebbe un libro illustrato in cui sono i disegni a farla da padrone. Liniers si cimenta con gli acquarelli, ideando un espediente visivo semplice quanto affascinante:nelle scene ambientate sotto la pioggia gli spazi bianchi tra una vignetta e l'altra (se così vogliamo chiamarle, visto che nella metà dei casi le immagini non sono delimitate da un bordo) presentano alcune gocce sbiadite di colore, come se l'autore le avesse realmente realizzate in quel contesto. È un piccolo trucco grafico che contribuisce a costruire la magia di quest'albo, forse non adatto ai fan dell'umorismo tipico dell'autore argentino, ma consigliato ai giovanissimi lettori e a chi volesse osservare Liniers alle prese con un genere differente.

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