Run Day Burst 8, la recensione
La rocambolesca corsa ideata da Yuko Osada giunge al termine nel sorprendente numero conclusivo di Run Day Burst!
Carlo Alberto Montori nasce a Bologna all'età di 0 anni. Da allora si nutre di storie: lettore, spettatore, ascoltatore, attore, regista, scrittore.
Nel corso della serie, Barrel e i suoi compagni hanno percorso le tappe della gara automobilistica raccogliendo per strada nuovi membri del team e approfondendo il passato dei protagonisti e dei loro avversari attraverso emozionanti flashback; il tutto seguendo uno schema non troppo dissimile dalla formazione della ciurma di Rufy in One Piece.
L'Armata Imperiale è pronta a tutto per fermare l'equipaggio del trattore potenziato in un epilogo corale che fa scendere in campo tutti i personaggi incontrati nel corso della serie. Ma la conclusione non è soltanto una rimpatriata ad alta velocità del cast: il rettilineo finale (reale e metaforico) del manga riserva alcuni sorprendenti colpi di scena ben orchestrati sfruttando alcune tessere del mosaico presenti fin dal principio della serie.
Ormai Yuko Osada è alla soglia dei 40 anni e questo purtroppo rende improbabile la possibilità di vedere un suo manga longevo quanto serie osannate come Dragon Ball, One Piece o Naruto, ma se la sua carriera producesse una manciata di altre opere come Run Day Burst sarebbe un grande apporto per il fumetto giapponese, nella speranza che sempre più lettori si rendano conto del suo incredibile talento.