Rumble vol. 3: Spoglie immortali, la recensione
Abbiamo recensito per voi il terzo volume di Rumble, opera di John Arcudi, James Harren e Dave Stewart
Fumettallaro dalla nascita, ha perso i capelli ma non la voglia di leggere storie che lo emozionino.
Il mondo è impazzito, secondo uno dei protagonisti di Rumble, e sfogliando il terzo volume della serie Image Comics creata da John Arcudi e James Harren non possiamo che concordare con lui.
In questo nuovo appuntamento, però, la situazione sembra precipitare quando Asura, sfruttando le capacità mistiche di Cogan, si impossessa del involucro vuoto dello stesso dio spaventapasseri al fine di distruggerlo.
Tra intrighi, mostri infernali e colpi di scena mozzafiato, la vicenda scorre dinamica concedendosi il lusso di inserire incisi toccanti o esilaranti capaci di alleggerire la tensione crescente. Sorretta da tanta azione, la storia di Arcudi ha nell’ibridazione della sua natura il vero punto di forza: l’epica cavalleresca si adegua a scenari urbani degradati e suggestive atmosfere esoteriche, coniugando il proprio linguaggio a un contesto inedito con risultati ammalianti.
Inglobando elementi ereditati dal Cinema e sfoggiando un gusto per la narrazione quanto mai contemporaneo, lo scrittore italo-americano si cimenta in una prova che, nonostante uno storyarc lungo quindici capitoli, non perde neanche un briciolo di intensità.
Estremamente coinvolgente, Rumble rappresenta un esempio riuscito di rinnovamento del fantasy, dell’apertura verso soluzioni impensabili fino a qualche tempo fa: giocando con i contrasti – la grandezza di un dio nel corpo di uno spaventapasseri, eroi che dovrebbero salvare il mondo ma caratterizzati da dubbie capacità fisiche e scarsa moralità – la serie rafforza il genere conferendogli nuova linfa.
È doveroso rimarcare che il merito di questo successo va equamente diviso tra i suoi creatori, in quanto senza le fantastiche tavole di Harren e i colori di un grande Dave Stewart l'impianto narrativo di Arcudi molto probabilmente non avrebbe ottenuto l'attenzione che merita. Del resto, il desiderio di rinnovamento investe anche la componente artistica: tutti i topoi fantasy vengono qui riletti con un gusto originale e uno stile cartoony, ideale per mettere in pratica quel ribaltamento grottesco necessario alla riuscita dell’operazione.