Rubens, la recensione

Abbiamo recensito per voi Rubens, volume del progetto Stigma pubblicato da Eris Edizioni

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Rubens, anteprima 01

Circa un anno fa, AkaB ha lanciato l'etichetta Stigma, un nuovo marchio editoriale distribuito da Eris Edizioni, e oggi vi parliamo della più recente uscita del progetto, pubblicata lo scorso novembre: Rubens, scritta dallo stesso autore (che firma i testi della prima storia, ma anche i quadri visibili in alcune tavole) per i disegni di Cammello (autore completo del secondo racconto) e Spugna.

Protagonista del volume è il personaggio omonimo nato sulle pagine di Tumorama - opera di Cammello edita da Shockdom - il quale vive due avventure che possono essere considerate degli spin-off: L'ultima tentazione di Rubens e La leggenda di Rubens.

Quello in cui si muove il personaggio antropomorfo è un mondo allucinato dove tutto sembra possibile e moralmente accettato, a prescindere da quanto possa apparire più o meno incredibile agli occhi del lettore. È presente un'atmosfera fortemente punk ben radicata all'interno della tradizione underground, sia per quanto riguarda il tratto che i contenuti; non bisogna dunque stupirsi se la forte componente psicotropa del racconto esploda nelle tavole di questo volume. Le vignette sono sature di riferimenti alla cultura pop ma non solo, con voli pindarici che portano il lettore verso mondi molto diversi da quello del Fumetto popolare.

Rubens è uno studente fuoricorso profondamente solo e, almeno in apparenza, psicolabile; un individuo turbato, con palesi problemi relazionali e poco spirito d'iniziativa. Oltre a lui, nel suo micro-mondo sono presenti altri personaggi più o meno importanti che incrociano il suo cammino; nella prima storia, ad esempio, incontriamo Judith, con cui Rubens vivrà un intenso rapporto che finirà per cambiarlo profondamente. Lui è allo sbando come una vela lasciata libera di seguire il vento, lei è pronta a farlo interamente suo, in ogni senso.

Rubens, anteprima 02

Poco dopo il loro incontro troviamo una "storia nella storia" firmata da Spugna: una lunga serie di tavole che rappresentano un film esistenzalista polacco in bianco e nero imperniato su un Nazi Clown, la cui visione sarà la scintilla che farà evolvere il rapporto tra i due. La relazione tra Rubens e Judith è l'emblema della prigione in cui vive chi preferisce i sogni alla realtà, dove tutti i costrutti mentali hanno più poteri del mondo tangibile. In questo contesto vengono sviscerati il profondo disagio emotivo e la solitudine vissuti dal protagonista, spettatore e attore di eventi che - come in una matrioska - sono gli uni contenuti all'interno degli altri.

La leggenda di Rubens, scritta e disegnata da Cammello, racconta nuovamente un viaggio allucinato - questa volta nel tempo, oltre che nello spazio - in cui il protagonista deve compiere una ricerca universitaria, durante la quale sarà messo di fronte a tutti i corsi e ricorsi storici della sua vita, come fosse l'eterna vittima di una condanna più grande di lui o di chiunque altro.

Come ogni leggenda, anche quella di Rubens è intessuta su un labirinto di informazioni e ricordi da districare, mentre si appresta a vivere nuove esperienze, cambiamento dopo cambiamento. La storia del Nostro diventa, almeno in parte, la storia del mondo: tutte le vittorie e le sconfitte del singolo si trasformano in qualcosa di più grande, con un epilogo inaspettatamente agrodolce.

Rubens, anteprima 03

Chiude il volume una postfazione scritta dall'ideatore del personaggio, in cui vengono messi in luce i diversi riferimenti alla storia del pianeta che hanno generato quella di un personaggio apparentemente "vecchio come il mondo", per usare le parole del suo creatore.

Rubens è una storia strana, eccessiva e difficile da digerire. Talmente satura di elementi più o meno nascosti da permettere al lettore di perdersi all'interno delle sue tavole. Ad accompagnarla, per i lettori che hanno effettuato l'acquisto in fase di preorder, uno spillato contenente Storia di un cadavere, fumetto realizzato da Cammello e Nova Sin decisamente in linea con la follia narrativa del volume principale.

Come ogni buon fumetto appartenente alla scena della controcultura, o comunque lontana dalla proposta più commerciale, anche questo prodotto targato Stigma è talmente peculiare e riconoscibile da produrre immediatamente due effetti opposti nel lettore: repulsione o attrazione. Se siete avvezzi al genere, in Rubens troverete una perla di cura e personalità; se, invece, è il primo libro di questo tipo che vi capita tra le mani, lasciatevi trasportare in situazioni talmente incredibili da colpirvi allo stomaco.

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