Romulus, la recensione degli episodi 5 e 6

Scopriamo chi sono gli altri, il popolo ribelle di Romulus e come la loro storia si inserisce nella mitologia

Critico e giornalista cinematografico


Condividi
Yemos e Wiros vengono radicalizzati.
Catturati dalla tribù degli "altri" che con un colpo di mano si scopre essere in realtà quella cruciale, la tribù con la mitologia della lupa che “ribattezza” i due come suoi figli, in una specie di origine probabile della mitologia di Roma, in modi diversi Yemos e Wiros vengono portati dalla loro parte. È la parte più interessante in assoluto del racconto fino ad ora, cioè come in quel mondo tribale l’adesione alle tribù potesse essere fluida. Yemos e Wiros dopo una lunga sosta nelle foreste come parte di un’iniziazione sono pronti ad un’altra origine, non sentono grande affiliazione. Il primo sarà radicalizzato con gli ideali e i miti, per il secondo basterà una buona vecchia orgia e una probabile linea sentimentale.

Non ci sono dubbi che la resa del popolo di Rumia sia la componente più riuscita della serie: è effettivamente un altro mondo da tutti i punti di vista non solo per trucco, parrucco e costumi (che comunque sono di gran livello) ma anche per come si muovono, per la componente spirituale della ragazza albina con le visioni e per la qualità dei volti. Visivamente sono fortissimi, anche il luogo in cui vivono, una specie di gola che gli fa da tana in logica prosecuzione con la mitologia che li pervade e la metafora del lupo, è vincente. E anche se il capo, la donna al vertice di tutto, un po’ è abbigliata come Diego Abatantuono in Attila, flagello di Dio, lo stesso mani e volto vincono la partita.

Il popolo di Rumia è proprio organizzato in modi politicamente diversi, e viene raccontato in una puntata in cui anche gli altri rimasti nella foresta sembrano desiderare un altro ordine politico, estromettono il loro re autoproclamato e cercano di andare avanti senza uno. Tuttavia il popolo di Rumia serve anche molto bene il proposito di separare Romulus dalle altre produzioni italiane con un po’ più di brutalità e un po’ più di sesso. In questo senso la grande orgia (che non è poi chissà che trionfo di nudità, ma ci si accontenta) è visivamente la realizzazione di ogni ambizione e aspirazione, con anche addirittura un elemento di mistero inserito (i graffiti rupestri sul soffitto).

romulus battaglia

Quell’idea di avere un po’ di Revenant e un po’ di Valhalla Rising che Rovere aveva dichiarato all’epoca di Il primo re quindi trova la realizzazione maggiore. Certo, anche questo episodio rimane un po’ annacquato, cioè più lungo e dilatato di quel che effettivamente ha da raccontare, ma ormai è chiaro che è una caratteristica della serie (che peccato!). Nonostante infatti questa puntata faccia il lavoro fondamentale di illustrare il nuovo popolo e gettare una luce su di loro e sulla mitologia, di fatto non accade niente. Si parla molto ma succede poco.

Sarà l'episodio successivo a dare un po’ di dinamismo. Il punto è che fino ad ora i tre protagonisti in modi diversi si sono preparati a combattere. Anche Wiros qui troverà modo di misurarsi per la prima volta in battaglia, di diventare un guerriero, per quanto non propriamente letale. L’addestramento di Ilia sembra essere terminato ed è suggellato da un'acconciatura guerriera e dall’inserimento nelle fila dell’esercito che va a combattere. È una donna guerriero, pronta ad uccidere.

Romulus trucco

Come sempre, tutto perfetto, peccato che non vada granchè lontano. Romulus è sempre più impeccabile visivamente e dotato del soggetto giusto (finalmente qui c’è anche un vero momento emozionante legato alle pitture rupestri) ma con i dialoghi e la sceneggiatura di puntata deboli, lenti e incapaci di sostenere o rilanciare sul comparto visivo. Lo si vede nella scena dell’incendio (ottima per svolgimento, tensione, e di nuovo idee visive!), in cui è tutto giusto per l’ennesima volta ma il potenziale è sempre un po’ sottosfruttato.

Ad ogni modo gli eventi hanno trasformato i tre in guerrieri, li hanno messi anche in fazioni opposte e nonostante siano dotati di motivazioni deboli (Yemos e Wiros non ne hanno al momento, se non rimanere in vita, Ilia l’avrebbe ma non sembra mai bruciante) e ci prepariamo ad una prima forma di scontro che probabilmente chiuderà la stagione. Non solo. Considerata la passione dimostrata fino ad ora per il cliffhanger è probabile che la stagione si chiuderà con il più grosso fino ad ora.

Continua a leggere su BadTaste