Roma 2017: Beyond The Sun, la recensione
Un'unica grande parabola che contiene al suo interno gran parte della mitologia e del simbolismo evangelico, Beyond The Sun è quel che vuole essere
Ovviamente è un prodotto da tv via cavo cattolica americana (per quanto realizzato in Argentina è parlato in inglese) o da domenica mattina su Rai Uno, un film interessato unicamente al proprio messaggio e che intorno ad esso svolge la sua storia molto semplice, il viaggio verso un eremo in cui questi bambini si confronteranno con incontri degni di parabole evangeliche. Ogni svolta di trama, ogni evento della storia è funzionale non alla narrazione ma alla messa in scena di un messaggio. La comunicazione cattolica che non sembra cambiata poi tanto rispetto al Vangelo, storie che insegnino in cui ogni dettaglio è soggetto alla veicolazione del messaggio.
Quello che stupisce in questo film che se non fosse per la partecipazione del Papa non si discosterebbe molto dalla media delle produzioni cattoliche per la tv (dettaglio probabilmente intenzionale) è allora come tenti di rappresentare con i bambini tutte le tipologie umane e le funzioni della società, da quella scientifica (inserita nel credo), a quella più violenta da domare, a quella sentimentale, relazionale fino alla stoccata al pubblico cinese. Tutte ricondotte nel grande alveo della religione, tutte comprese, tutte diverse ma a partire da valori e un credo comune. Anche forzatamente. Una sorta di mondialismo che si concretizza davvero nell’ultima scena, quella che, slegatissima dal resto della trama, vede i bambini al cospetto del Papa, uno a fianco dell’altro in una rassegna di possibili uditori del messaggio spirituale finale su come trovare Gesù.