[Roma 2012] Populaire, la recensione
La vie en rose di Régis Roinsard riscuote un fiume di meritati applausi. Ecco la recensione di Populaire, opera prima fuori concorso al Festival di Roma...
Chi tenta di emulare un capolavoro, rischia grosso.
In questo Festival del Cinema di Roma, la Francia sta facendo una gran figura, è innegabile. Dopo l’incantevole favola romantica di Valérie Donzelli, Main dans la main, ieri il pubblico si è sciolto in un applauso fragoroso al termine di Populaire, intenerito e conquistato dalla dolcezza di un’opera semplice ed efficace che omaggia la tradizione delle commedie anni ’50, di cui riesce a restituire appieno lo spirito, complici un lavoro meraviglioso di trucco, fotografia, scenografia e costumi, curati nei più minimi dettagli con un’attenzione appassionata e meticolosa.
Lode anche al coprotagonista Romain Duris, che dà vita ad un personaggio, Louis, ben più complesso di quanto appaia all’inizio del film. Gravato anche lui, come il professor Higgins di cukoriana memoria, dal peso di un’indole competitiva e anaffettiva che lo porta ad accantonare le ragioni del cuore per concentrarsi unicamente sulla vittoria da conseguire, il bel capufficio ha una parabola di cambiamento forse addirittura superiore, per arco evolutivo, a quella della protagonista stessa.
Populaire è quindi una vera delizia per gli occhi e per il cuore, un My Fair Lady meno sfarzoso e più romantico che convince dall’inizio alla fine, e l’unico difetto che gli si può imputare è, tanto per cambiare, una relativa perdita di ritmo e di mordente nell’ultima mezz’ora, che comunque non intacca l’ottima impressione che lo spettatore porterà con sé una volta arrivato ai titoli di coda. Insomma, uno di quei film che ti fanno riconciliare col mondo e ti fanno uscire dalla sala col cuore piacevolmente zuccherato e dipinto rosa, in onore al nome della protagonista e al colore della Populaire, macchina da scrivere dal modello accattivante ma dalla tastiera piuttosto scomoda, che dà il titolo a questa chicca cinematografica assolutamente imperdibile.