[Roma 2012] The Motel Life, la recensione
Il film del Concorso più applaudito in sala. La storia di due fratelli, un incidente d'auto, fughe fisiche in macchina e metaforiche con la fantasia. Compatto e solido, ma niente di eccezionale...
Fratelli Skolimowski in Concorso (il bruttino assai Ixjana), fratelli Polsky in Concorso.
Siamo dalle parti del cinema classico white trash in cui grandi star vengono chiamate a interpretare ruoli di squallidi nordamericani wasp dalle vite assai grame. Pensate a The Wrestler. Qui assistiamo alle avventure mediocri di due fratelli, Frank (Emile Hirsch) e Jerry Lee (Stephen Dorff), reduci da un'infanzia di grande solitudine e ora coinvolti in un incidente d'auto che genera interiormente lancinanti sensi di colpa (Jerry Lee) ed esteriormente l'organizzazione di una fuga per nascondersi in scalcinati motel (Frank).
Frank è anche tormentato dal ricordo di una donna che l'ha ferito e che incontrerà nuovamente. La intepreta Dakota Fanning. Ormai è ufficiale: sua sorella Elle l'ha nettamente superata. Il viso della povera Dakota, sempre più scucchiona, è diventato senza mordente. Sempre crudele la crescita delle star bambine.
Il film è basico, già visto mille volte, semplice-semplice, senza ammorbanti vezzi autoriali alla Jacques Doillon o Kira Muratova. La tipica concretezza yankee. E' forse per questo che, stremati dai due citati sadici registi di ieri, si è tributato stamattina l'applausone ai Polsky Bros senza che abbiano fatto niente di che.
Jerry Lee è il solito Stephen Dorff dopo rivalutazione post-Somewhere. Buono ma non eccezionale. Più un prodotto di markenting autoriale che altro. Frank è un Emile Hirsch che strabuzza gli occhi meno del solito e per una volta non interpreta un personaggio completamente cretino. Qui lo è solo un po'.
Non male per gli appassionati di Willie Nelson, Raymond Carver ed Edward Hopper. Ma l'entusiasmo critico in proiezione stampa è probabilmente frutto di stanchezza o solo ed esclusivamente merito dell'irritazione provocata dagli altri registi del Concorso.