[Roma 2012] A Glimpse Inside the Mind of Charles Swan III, la recensione
La seconda regia di Roman Coppola è una farsa sull'andropausa senza pause. Molto divertente, molto applaudito, molto futile, ma con un grande Charlie Sheen...
Grande simpatia e applausi frizzanti per la farsa sull'andropausa senza pause A Glimpse Inside the Mind of Charles Swan III di Roman Coppola, ennesimo figlio d'arte presente al Festival di Roma.
Siamo nella testa di un serial casanova ovvero Charlie Swan III, illustratore geniale di mezza età in crisi sentimentale perché la sua ultima fiamma (Katheryn Winnick, qui praticamente sosia di Scarlett Johansson) l'ha lasciato, dal suo punto di vista, senza un vero perché. Chi lo interpreta? Un vecchio Charlie Sheen, totem del fancazzismo da celebrità in crisi di identità uguale-uguale al simbolico Stephen Dorff di Somewhere. Dorff farà un piccolo cammeo.
E qui arriviamo alla nota dolente. Tutto molto di classe, tutto molto bello da vedere, tutto molto divertente. Ma anche triste e debole. La tristezza è nel ravvisare in questi figli un forte complesso di inferiorità nei confronti dei leoni della New Hollywood di cui sono discendenti. La debolezza è il loro cinema.
Alla fine raccontano sempre le stesse storie: celebrità in ambienti celebri tra citazioni di film celebri, persi nella futilità della loro celebre esistenza tra tennis, droghe, sesso e autoironia. Fanno tenerezza questi piccoli cineasti. E' come se fossero rimasti sempre degli eterni bambini schiacciati dal cinema e dalla vita di papà. Sophia è così, Roman è così, il più bravo di loro, “consigliori” non di sangue e famiglio, Wes Anderson è così (sempre bisognoso di un padre forte che lo prenda per mano). Il film grazioso di Roman Coppola racconta l'andropausa ma, ancora e ancora, il mondo in cui sono cresciuti lui e sua sorella, dove papà Francis Ford faceva il bello e cattivo tempo, realizzava capolavori e tradiva la moglie Eleonor per, tra le tante, la bellissima sceneggiatrice di E.T. Melissa Matheson.
Una cosa che Charlie Swan III avrebbe sicuramente fatto.