Roger Waters Us + Them, la recensione | Venezia 76
La nostra recensione del film concerto Roger Waters Us + Them, nei cinema dal 7 al 9 ottobre
Roger Waters Us + Them, la recensione del film
Roger Waters collabora nuovamente con Sean Evans per portare nelle sale cinematografiche Us + Them, lo spettacolare ed emozionante concerto in cui l'artista esprime senza filtri le sue idee politiche e sociali e che verrà distribuito nelle sale il 7, 8 e 9 ottobre.
Il mix di effetto nostalgia per chi è cresciuto ascoltando le canzoni dei Pink Floyd e l'energia con cui vengono eseguiti i pezzi più recenti, sostengono con efficacia il film concerto che prova il più possibile a ricreare le emozioni suscitate dalla partecipazione live allo spettacolo, faticando tuttavia un po' nel mantenere l'impatto visivo creato grazie alle proiezioni sugli schermi, all'entrata in scena dell'ormai indimenticabile maiale volante, degli elementi che appaiono dal soffitto e dalla proiezione dei filmati creati per lo show. Il montaggio firmato da Katharine McQuerrey è comunque ben attento a trovare un equilibrio tra i contenuti portati in scena, non smorzando mai la forza dei messaggi, l'intensità delle reazioni dei fan e valorizzando il talento degli artisti impegnati sul palco.
A distanza di oltre quarant'anni brani come Welcome to the Machine, Breathe, One of these days, The Happiest Days of Our Lives e Wish You Were Here sono ancora attuali e sfiorano le corde giuste nell'ascoltatore e, accanto alle più recenti The Last Refugee o Déjà vu permettono di apprezzare il talento di Waters, in grado di andare oltre i confini geografici e generazionali.
Roger Waters Us + Them, per gli amanti della musica dell'artista, è un film concerto da non perdere grazie all'ottima performance di tutte le persone coinvolte sul palco e dietro le quinte, ma anche chi non conosce la sua discografia dell'artista potrebbe trovare più di un motivo di interesse grazie al livello tecnico e artistico, alle tematiche affrontate e alla qualità tecnica che contraddistingue il lavoro compiuto da Waters e Sean Evans.