RoboCop: Vivo o morto vol. 2, la videorecensione e il podcast

Abbiamo recensito per voi il secondo volume di Vivo o Morto, ciclo narrativo dedicato a RoboCop che ripropone atmosfere e temi della saga cinematografica

Alpinista, insegnante di Lettere, appassionato di quasi ogni forma di narrazione. Legge e mangia di tutto. Bravissimo a fare il risotto. Fa il pesto col mortaio, ora.


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Abbiamo recensito per voi il secondo volume di Robocop: Vivo o morto, serie dei BOOM! Studios scritta da Joshua Williamson per i disegni di Carlos Magno, Alejandro Araon e Amancay Nahuelpan.

Trovate la recensione nella parte superiore della pagina e il podcast dopo la sinossi del cartonato (18 x 27 cm, 168 pp., col, 24,90 Euro) edito da saldaPress.

ROBOCOP è un poliziotto cyborg, ma è soprattutto una delle grandi icone del cinema e della cultura pop, grazie al film cult girato nel 1987 dal regista Paul Verhoeven. Ma è anche il protagonista di numerose storie a fumetti. Una delle più recenti – scritta da Joshua Williamson e disegnata da Carlos Magno – approda ora in Italia grazie a saldaPress in una prestigiosa edizione da leggere e collezionare. Immaginato come diretto sequel del film del 1987, ROBOCOP: VIVO O MORTOè ambientato pochi mesi dopo le vicende raccontate nel film. In questo secondo volume il finale della storia: il feroce criminale John Killian ha messo in atto il suo piano e ora è arrivato il momento della resa dei conti. Mentre la gente della Vecchia Detroit ha deciso di seguire Killian, RoboCop, la detective Anne Lewis, e il dipartimento di polizia devono prepararsi per fronteggiare l’abolizione della legge e lo scatenarsi del caos. Tre mondi sono destinati a scontrarsi e tutto troverà una soluzione. Dalle ceneri della morte, sorgerà il cambiamento.

https://soundcloud.com/badnetwork/fumetti-robocop-vivo-o-morto-vol-2-la-recensione

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