Rio 2 - Missione Amazzonia, la recensione

Nel secondo film Rio conferma la volontà di guardare più indietro che avanti, all'animazione che ha preceduto l'età dell'oro dei cartoni...

Critico e giornalista cinematografico


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Seguendo la scansione che sempre di più caratterizza l'animazione seriale per il cinema, anche Rio nel sequel allarga il proprio campo d'azione a dispetto del proprio titolo. Non più Rio De Janeiro, ma l'Amazzonia, spostando il conflitto tra i due uccelli protagonisti (ora con figli) in un luogo differente in modo che possano stringere legami (o litigate) differenti. Ovviamente l'Amazzonia porta con sè un ritorno alla natura in stile Madagascar, animali di città costretti a rinunciare alle proprie comodità, eppure la serie di Carlos Saldanha si conferma molto più tradizionalista di quanto si direbbe, non optando per la spinta demenzialità del film Dreamworks (devastante nel suo terzo film) a favore di un familismo ecumenico. Accontentare tutti, accontentarli meno.

In barba alla logica e al piacere narrativo tutta la banda di Rio finisce nella foresta amazzonica (compreso il villain del primo film rielaborato in alternativa comica) per fare da supporto ai protagonisti. Ne giovano (forse) gli spettatori più piccoli, perchè Rio 2 è un film dalla comicità estremamente basilare e dalla narrazione praticamente assente (tutto si svolge su un canovaccio talmente canonico e rispettato che pare non accada nulla).
Come nei casi peggiori infatti in Rio 2 le scene sembrano palesarsi senza nulla che le annunci e nulla che le segua, momenti autoconclusivi uniti da labili rapporti di causa/effetto, accettabili nella mente dello spettatore solo perchè arcinoti.

Se almeno L'era glaciale, nelle sue prime incarnazioni, aveva una forza comica non comune (comunque totalmente azzerata e massacrata quando Chris Sanders si è misurato con il medesimo scenario nel bellissimo I Croods) Rio sembra aver perso ogni speranza in un'animazione migliore, ripiegando se stesso su standard vecchio stampo e di sicuro successo immediato ma improbabile longevità.
Oltre al consueto corollario di balli e samba c'è anche una partita di calcio, impossibile credere agli autori quando dicono che è solo una coincidenza che questo avvenga nell'anno dei mondiali di calcio che si svolgono in Brasile.

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