Ricky Stanicky - l'amico immaginario, la recensione
L'ultimo film di Peter Farrelly è un classico del suo stile demenziale, con al centro uno straordinario John Cena.
La recensione di Ricky Stanicky, il nuovo film diretto da Peter Farrelly, in uscita su Amazon Prime il 7 marzo.
Un gruppo di amici (Zac Efron, Andrew Santino e Jermaine Fowler) ha inventato un amico immaginario, Ricky Stanicky, che fin dall’infanzia li tira fuori dai guai. Se c’è da scaricare una colpa, inventare una scusa, schivare un impegno, il fantomatico Ricky è il loro asso nella manica. Un giorno però c’è bisogno che Ricky si presenti davvero, in carne ed ossa. Per tutta risposta i tre assoldano “Hard Rock” Rod (Cena) attorucolo tossicomane che si esibisce in locali squallidi con rifacimenti in chiave masturbatoria di classici del rock (tra cui un’esilarante versione di Baby, I Love Your Way). Rod diventa Ricky Stanicky, ma la situazione comincia a sfuggire di mano.
In fondo Rod/Ricky è l’ultimo esponente di una linea di personaggi farrellyani fallimentari, fondamentalmente tristi e disillusi, che trovano l’unico possibile riscatto nella performance e nella proiezione di un’identità fittizia (pensiamo al trio “sotto copertura” di Tutti pazzi per Mary).A far funzionare la comicità del duo, anche quando l’ironia sembra scricchiolare, è questo fondo di malinconia che aggiunge tridimensionalità alle loro maschere iperboliche, e che non casualmente ha consentito a loro attori-feticcio come Jim Carrey una transizione perfettamente logica e coerente verso ruoli drammatici. Per fortuna l’ironia di Ricky Stanicky non scricchiola quasi mai, azzeccando diverse gag memorabili che lo mettono di diritto fra le migliori commedie di questo inizio anno.