Il richiamo degli Uominibestia, la recensione dell'espansione di Total War: Warhammer

Gli Uominibestia arrivano in Total War: Warhammer: la recensione de Il richiamo degli Uominibestia

Un giorno troverò qualcosa di interessante da scrivere qui dentro.


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La maniera con la quale Khazrak il Monocolo e la sua legione di Uominibestia irrompono in Total War: Warhammer è perfettamente coerente con il carattere distruttivo e selvaggio dell'animalesca fazione dell'universo di Games Workshop. Gli Uominibestia urlano, ruggiscono e muggiscono, uccidono, squartano e divorano, per soddisfare i loro istinti e i dei del Caos, sempre ad un passo dalla corruzione totale, e la loro identità si riflette sullo stile di gioco al quale occorre adattarsi per la appena arrivata campagna.

Nell'enome background narrativo di Warhammer la campagna Il richiamo degli Uominibestia parte da un conflitto tutto sommato piuttosto ordinario, quello tra Khazrak il Monocolo e colui che l'ha reso effettivamente tale, il Conte Elettore Boris Todbringer. La nuova campagna non ha quindi un grande respiro, tutt'altro, coinvolge poche fazioni ed interessa una porzione piuttosto ristretta del Vecchio Mondo, chiedendo al giocatore di schiacciare, al comando degli Uominibestia, un paio di province dell'Impero e poi il Middenland, per il compimento della propria impresa.

[caption id="attachment_159032" align="aligncenter" width="600"]Total War: Warhammer Il richiamo degli Uominibestia screenshot Total War: Warhammer Il richiamo degli Uominibestia - screenshot[/caption]

Un'impresa non facile anche per chi ha avuto modo di affrontare tutte le campagne del gioco base, perché Il richiamo degli Uominibestia ha dinamiche tutte sue, che lo connotano coerentemente al background del gioco di miniature. Le irsute creature non hanno insediamenti, né possono conquistarne. Sono organizzati in orde, e l'orda è tutto, esercito e città, da muovere per attaccare battaglia e da far accampare quando occorre costruire ed espandere edifici. Ci si arricchisce attraverso il saccheggio, si cresce di numero conquistando il favore delle bestie, attirandole con il proprio prestigio, tramite la battaglia. La sete di sangue e l'ira degli Uominibestia è però anche una condanna, al dover continuamente seminare morte, a perpetrare la guerra, perché quando non combattono le bestie diventano inquiete, perdono la loro furia animalesca, si sollevano e ribellano.

"Quella de Il richiamo degli Uominibestia è un'esperienza di gioco particolare ed interessante anche per i veterani della serie"

Non è quindi per il giocatore che preferisce costruire con pazienza i propri eserciti questa campagna, tutt'altro. Controllare gli Uominibestia significa ricercare sempre lo scontro, e certamente nei primi momenti è facile farlo, è quando si è già annientato già qualche nemico imperiale che le cose si complicano, perché viene a mancare la carne da macello, solo eserciti ben attrezzati pattugliano il Middenland, e rimanere troppo tempo fermi a reclutare unità può essere mortale per la propria armata, così come attaccare a testa bassa. Sono quindi richiesti una pianificazione totale ed un equilibrio quasi perfetto tra la ricerca dello scontro e lo sviluppo delle armate.

[caption id="attachment_159031" align="aligncenter" width="600"]Total War: Warhammer Il richiamo degli Uominibestia screenshot Total War: Warhammer Il richiamo degli Uominibestia - screenshot[/caption]

Quella de Il richiamo degli Uominibestia è un'esperienza di gioco quindi particolare ed interessante anche per i veterani della serie, ma è fortemente danneggiata da un problema di fondo, il prezzo. I 18€ chiesti sono francamente troppi in relazione a quanto l'espansione fornisce, una nuova razza giocabile ed una nuova campagna che sembra più una schermaglia e scorre via in poco tempo. Non è la prima volta che nella serie Total War vengono applicate simili discutibili politiche di prezzo, e spiace vederne la riproposizione; decida dunque il giocatore se assecondarle o rinunciare ad un contenuto comunque di apprezzabile fattura.

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