Le Regole del Delitto Perfetto 3x11, "Not Everything's About Annalise": la recensione
Nel nuovo episodio della terza stagione di Le Regole del Delitto Perfetto, la discesa all'inferno di Annalise si scontra con gli sforzi della sua cerchia
La discesa all'inferno di Annalise era già iniziata nel midseason finale, ma ciò che salta all'occhio in Not Everything's About Annalise è la passività inusuale che contraddistingue il suo atteggiamento. A dispetto degli sforzi di Bonnie e dei suoi ex studenti, la donna sembra infatti accettare senza battere ciglio la propria sorte e l'accusa per l'omicidio di Wes, esplicando un pensiero che ha serpeggiato nella mente di buona parte del pubblico da due stagioni a questa parte: tutto ciò che le sta accadendo è meritato. Ci crea, inoltre, una sorta di maligno piacere sapere che il castello di bugie costruito sin dai primi episodi di Le Regole del Delitto Perfetto stia per crollare, per quanto Frank si sforzi, in una sorta di fastidiosissimo desiderio di martirio, di salvare Annalise e i ragazzi che, oltre ogni ragionevole logica, si sono accaniti contro di lui. Sebbene le premesse drammatiche - la morte del bambino di Annalise - abbiano fornito alla donna materia a sufficienza per covare un certo odio nei confronti dell'ex assistente, l'astio dei Keating Five - ora Four - verso l'uomo risulterebbe certo più plausibile se proveniente da coscienze immacolate e non avvezze a ogni sorta di menzogna, oltre che dotate di una spiccata tendenza al crimine.