Le Regole del Delitto Perfetto 3x06, "Is Someone Really Dead?": la recensione

Ecco la nostra recensione della sesta puntata della terza stagione di Le Regole del Delitto perfetto, intitolata Is Someone Really Dead?

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Spoiler Alert
"Ve l'ho già detto: adesso, siamo brave persone." Annalise Keating vuole ribadire costantemente ai suoi sottoposti che non hanno nulla da temere, se si attengono alle sue indicazioni. Sebbene con le mani legate e sotto l'occhio vigile del consiglio universitario, la leonessa di Le Regole del Delitto Perfetto sembra essersi gettata alle spalle la crisi degli scorsi episodi e, in Is Someone Really Dead?, aver affilato gli artigli. La sua ritemprata vena iraconda si riversa, in primis, su Bonnie, colpevole di aver rintracciato Frank e di essersi, a suo giudizio, lasciata sedurre come una scolaretta senza cavare un ragno dal buco.

Highlight di una puntata che, purtroppo, abbandona le tinte splendidamente vibranti dell'episodio precedente per tornare al canonico affastellare elementi che è, da sempre, il peccato mortale della serie ABC, la dichiarazione d'affetto di Bonnie ad Annalise, assieme alla sapiente e ormai costante demolizione del rapporto tra Connor e Oliver nonché, a sorpresa, dalla crisi temporanea tra Asher e Michaela. Mai avremmo puntato su questa coppia come a qualcosa di più che un mero riempitivo, ma Is Someone Really Dead? mostra, per la prima volta, la ragazza in crisi quando l'amico lamenta il suo relegarlo a puro oggetto sessuale e giustifica il proprio attaccamento identificandola come la sua famiglia.

Ancora una volta, Le Regole del Delitto Perfetto riesce a capovolgere un luogo comune - la donna-oggetto, strumentalizzata per il piacere del maschio - e per dar luogo a un interessante approfondimento psicologico sui propri protagonisti. Lo stesso non si può certo dire per Wes e Laurel, coppia dalla chimica pressoché nulla, che consuma il proprio primo amplesso in un clima di tediosa prevedibilità. Giunti a questo punto, l'intera storia d'amore con Meggy risulta ancora più inconcludente, così come macchinosa e priva di qualsivoglia forza drammatica risulta la rottura con Wes, che si riconferma il personaggio più inutile, finora, in questa terza stagione.

Come di consueto, il caso di puntata non aggiunge nulla di particolarmente significativo all'intreccio o alla carica emozionale dell'episodio, a conferma che la trama verticale appesantisce una serie così densa a livello di intreccio orizzontale. Ma questa è Le Regole del Delitto Perfetto, una conferma costante nei suoi pregi e nei suoi difetti; speriamo ancora in un colpo di scena, ma anche qualora non dovesse sopraggiungere, potremo comunque contare sulla solidità della sua essenza più autentica.

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