Le Regole del Delitto Perfetto 3x05, "It's About Frank": la recensione

Ecco la nostra recensione del quinto episodio della terza stagione di Le Regole del Delitto Perfetto, in cui Frank e Bonnie si riavvicinano

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Spoiler Alert
Finalmente! Questa l'esclamazione legittima che buona parte degli appassionati di Le Regole del Delitto Perfetto potranno gridare a gran voce di fronte a It's About Frank, tra i migliori episodi che la serie di Peter Nowalk possa annoverare. Nell'affannoso ammonticchiare colpi di scena su colpi di scena, la storia di Annalise Keating e compagnia concede raramente allo spettatore l'occasione per affezionarsi a un momento, a una scena, a un singolo dramma; la corsa forsennata verso la risoluzione del caso del momento - cui segue, senza soluzione di continuità, un analogo problema già pronto dietro l'angolo - ha spesso inficiato sul coinvolgimento sentimentale del pubblico nei confronti di personaggi fin troppo inclini a superare traumi non indifferenti in un battito di ciglia.

Questa settimana, tuttavia, Le Regole del Delitto Perfetto ci offre l'occasione per indagare più a fondo sulla tragedia che inesorabilmente grava su tre suoi protagonisti: all'indomani della sua defenestrazione come insegnante e dell'abbandono di un estenuato Nate, Annalise si trova ancora una volta sola, senza neppure il parziale ma basilare conforto del lavoro e, quindi, di uno scopo da perseguire. La vediamo toccare il punto più basso della sua dipendenza alcolica, nonché fornire a Wes l'occasione di sembrare utile, per una volta, data la sua sostanziale nullafacenza, finora, in questa terza stagione - eccezion fatta per il flirt-non-flirt con Laurel, divenuta una costante fastidiosa quanto prevedibile che, ci auguriamo, non sia correlata alla gravidanza della ragazza.

Non se la passano tanto meglio Bonnie, reduce dal funerale dell'odiato padre, e Frank, responsabile - meritevole? - della morte di quest'ultimo. Gli ormai ex assistenti di Annalise si riuniscono lontano da occhi indiscreti. Si confortano, si consolano, si raccontano pietose bugie per calmare le proprie paure e mitigare i propri dolori. E, come la tradizione sexy di Le Regole del Delitto Perfetto impone, finiscono per fare l'amore. Chi segue la serie dal suo esordio sa che questa momentanea pace non è destinata a durare, ma non è senza un certo dolore che osserviamo Bonnie rientrare nel motel e trovare la stanza deserta, con Frank ormai in fuga verso un altrove non ben definito.

Inoltre, un flashback particolarmente utile inchioda Frank come omicida di padri: ha provato a uccidere il proprio, ha ucciso il padre di Wes, e ora ha ucciso il padre di Bonnie. Benché sussistano dubbi sulle reali colpe di suo padre, c'è da dire che, negli altri due casi, la mano dell'omicida è divenuta quella di un giustiziere, pronto a ristabilire un equilibrio e a punire genitori manchevoli e, in entrambi i casi, colpevoli di crimini spietati.

Il focus prettamente sentimentale di questo episodio non preclude lo sviluppo delle linee narrative più legate al mistero, prima tra tutte l'identità del creatore dei volantini che etichettavano Annalise come assassina. L'indagine approfondita sul computer del secchioncello Simon sembra non lasciare spazio a dubbi; proprio per questo, sappiamo sin d'ora di poterlo escludere dalla lista dei sospettati. Il mistero s'infittisce anche per quanto concerne il cadavere carbonizzato estratto dalle fiamme di casa Keating, che si scopre essere di sesso maschile. Il che non è una grande scoperta, avendo già visto vive e vegete tutte le protagoniste femminili della serie ABC. Che si tratti di Connor? Il dubbio viene lanciato a fine puntata, quando il telefono del ragazzo, chiamato invano da Oliver, risulta in possesso di Michaela. Ancora una volta, ci sentiamo di poter escludere questa eventualità. Only time will tell, ma It's About Frank ci ha ricordato quanto di buono sia in grado di fare Le Regole del Delitto Perfetto quando riesce ad affrancarsi dalla ricerca ossessiva del colpo di scena.

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