Le Regole del Delitto Perfetto 3x03, "Always Bet Black": la recensione

Ecco la nostra recensione del terzo episodio della terza stagione di Le Regole del Delitto Perfetto, intitolato Always Bet Black

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Spoiler Alert
La favola di "Al lupo! Al lupo!" potrebbe essere usata come sinossi di Always Bet Black, nuovo episodio di Le Regole del Delitto Perfetto, nel quale facciamo la conoscenza di un personaggio a lungo atteso e menzionato più volte dai nostri immorali protagonisti: Jorge Castillo (Esai Morales), padre di Laurel (Karla Souza) nonché ricco industriale coinvolto in traffici poco limpidi col governo. In base alla presentazione ben poco lusinghiera fatta, nel corso di due stagioni, dalla sua figliola, tocca ammettere che l'ingresso sulla scena di Jorge avviene quasi in sordina. Il che ci mette al riparo, quantomeno, dal rischio del macchiettismo più idiota, a scapito però della reale comprensione della presunta pericolosità dell'uomo.

Non che Jorge sembri un pezzo di pane, intendiamoci: scopriamo, dai prolissi e didascalici scambi con Laurel, che ha abbandonato la prima moglie a causa dei problemi mentali di quest'ultima, causando nella figlia un moto di rancore tuttora vivido e irrisolto. Malgrado ciò, a fine episodio, la sensazione predominante è quella di un rapporto abbozzato, di cui sappiamo poco più di prima. Nessuno dei problemi narrativi di Always Bet Black, sia chiaro, è imputabile alle efficaci performance di Karla Souza ed Esai Morales, che a dispetto di dialoghi fin troppo espositivi, mostrano una chimica perfetta sullo schermo.

Il caso affrontato durante questa settimana - e che, stando al promo della prossima puntata, non mancherà di avere ripercussioni - sembra il negativo di quello di Irene Crawley, raccontato nell'episodio precedente. Ancora una volta, la violenza sulle donne risulta il focus degli sceneggiatori, ma in una forma del tutto opposta a quanto solitamente mostrato in Le Regole del Delitto Perfetto: il ricco Toby Solomon (Austin Basis) è accusato dell'omicidio colposo di una escort, e Annalise (Viola Davis) si assume la difesa di un uomo che, nel corso della puntata, dimostrerà di essere ancora peggio di quanto ipotizzato dall'accusa.

Il caso di Solomon ha il pregio di ricordarci, ancora una volta, che qualsiasi discorso sull'etica e la moralità risulta paradossale - se non addirittura ridicolo - pronunciato da protagonisti la cui coscienza è ormai annerita dal sangue di parecchi cadaveri. Eppure, sebbene consci dell'assassinio di Rebecca da parte di Bonnie (Liza Weil), non possiamo non sentirci toccati dalle lacrime della donna nel dolente scambio - annaffiato di vodka - tra lei e Annalise, spia del suo sconvolgente passato di abusi.

Altro punto di merito di Always Bet Black è l'intelligentissima gestione della rottura tra Connor (Jack Falahee) e Oliver (Conrad Ricamora), che si arricchisce di piccoli ma preziosi dettagli. Nella tempesta di eventi drammatici che Le Regole del Delitto Perfetto ci propina quasi a ciclo continuo, i piccoli tocchi come questi sanno non perdersi sotto la violenza delle pennellate più rozze, illuminando di verità una serie propensa, finora, a sacrificare la verosimiglianza in favore della suspence.

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