Red Matter, l’atmosfera (spaziale) prima di tutto | Recensione VR
Red Matter è il titolo perfetto per coloro che dalla realtà virtuale cercano un'esperienza avvolgente ed emozionante.
NELLO SPAZIO NESSUNO PUÒ SENTIRTI URLARE
La trama di Red Matter ci vede nei panni di Epsilon, un agente con lo scopo di infiltrarsi all’interno della stazione spaziale situata su Rea, una delle lune di Saturno. Lo scopo: trafugare documenti segreti dalla base appartenente alla repubblica di Volgravia. Basteranno pochi minuti per capire che le cose non andranno come previsto. Una strana melma rossa si è diffusa ovunque e Epsilon trova l’area completamente priva di qualsiasi forma di vita. Cosa sia accaduto, però, lo scopriremo solo giocando.
UN GIOCO DI CUORE E DI TESTA
In Red Matter non si spara e non si combatte. Lo scopo del gioco è quello di esplorare la stazione spaziale e di risolvere costantemente nuovi enigmi grazie ai due strumenti impugnati da Epsilon. Strumenti che non sono altro che la trasposizione dei controller del Meta Quest 2, simili anche nel design. Questo permette di creare un transfer ancora più profondo con il protagonista della storia, mettendoci completamente nei panni dell’agente. La qualità degli enigmi è abbastanza alta, pur senza risultare una barriera d’accesso troppo elevata per i non avvezzi a questa tipologia videoludica.
LO STILE PRIMA DI TUTTO
Lo abbiamo già detto: il titolo di Vertical Robot ha un design a dir poco meraviglioso. Lo stile retrò, mescolato all’ottima realizzazione tecnica, ci permette di vivere un’esperienza visivamente sontuosa. A questo si aggiunge un ottimo doppiaggio e una colonna sonora minimale, ma di qualità. Peccato per la totale assenza di una localizzazione in italiano, che potrebbe rendere il titolo più frustrante per coloro che non conoscono bene l’inglese.
Red Matter non è il titolo per coloro che dalla VR cercano frenesia e azione. È altresì vero, però, che si dimostra l’opera perfetta per coloro che amano le atmosfere avvolgenti, le trame ben scritte e gli enigmi difficili, ma non troppo. Se, come noi, fate parte di questa seconda categoria, questo è il titolo che dovete recuperare senza pensarci due volte. Soprattutto in previsione del secondo episodio, previsto per un generico “estate 2022”.