Recesione: La Madre, il Blu-Ray Disc

Il Blu-ray de “La Madre” si distingue per la bontà del trasferimento video e una traccia audio italiana forte e solida, con un buon bagaglio di extra...

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Recensione a cura di Gianluca Dadomo

La confezione

Universal distribuisce dal 17 luglio il Blu-ray de “La Madre”, il film nato dal corto di Andy Muschietti, portato sul grande schermo dal produttore Guillermo Del Toro. Il disco è un BD50 con traccia video in AVC/MPEG4 con audio inglese encodato in formato lossless DTS HD Master Audio 5.1 e lingua italiana in formato lossy DTS 5.1. Sono presenti i sottotitoli in multilingua.

Il film

“La Madre” tratta la storia di due bambine orfane, abbandonate dal padre nel bosco poco dopo aver ucciso la loro mamma. Prima che il gesto possa ripetersi sulle piccole innocenti, lo spirito di una donna del secolo scorso si manifesta per impedire che la tragedia accada. Disperse le tracce delle due bambine, esse vengono ritrovate qualche anno dopo per essere affidate allo zio (Nikolaj Coster-Waldau), incredibilmente simile all’ormai defunto fratello, ed alla fidanzata (Jessica Chastain). La coppia, per non perdere la custodia delle bambine, è costretta a trasferirsi in una nuova casa. Il nuovo adattamento domestico sarà l’ultimo dei loro problemi visto che dovranno fronteggiare il carattere selvatico che le bambine hanno sviluppato durante gli anni trascorsi nel bosco e la presenza di un misterioso spirito indissolubilmente legato al destino delle orfane.

In un horror movie che si focalizza più sul putrido che non sugli spargimenti di sangue, più sui legami tragici della famiglia che non sul mero omicidio, Muschietti dosa con cura numerosi intrecci: le conseguenze delle azioni dei parenti sulla crescita dei figli, la difficile evoluzione di una cantante rocker come madre e la presenza del soprannaturale tra le mura domestiche, su cui una serie innumerevole di fanta-documentari hanno marciato per anni e anni. L’intero trattamento mescola quindi suspense e sentimento, consentendo ad entrambe le vie di esprimersi in un climax intrigante e coinvolgente. I momenti di paura non mancano di certo ma sono una netta minoranza rispetto alle briciole di trama che il regista disperde nel minutaggio, di modo da tenere sempre alta la soglia della nostra attenzione e non sfociare così nella solita riproposizione della casa maledetta infestata da spiriti ed infanti killer.

La scelta delle inquadrature e alcune trovate visive evidenziano l’originalità del director, dotato di quella grande fantasia che necessariamente deve animare i filmakers che non vantano grandi produzioni alle spalle. Se come diceva Sergio Leone, l’immaginazione è figlia della povertà di mezzi, qui Muschietti non si lascia prendere la mano dalle nuove possibilità derivate dagli investimenti di Del Toro. Al contrario, mantiene le stesse peculiarità che mostrava nel primo corto, sfruttando i nuovi capitali per abbellire gli effetti speciali di computer grafica. Un plauso a lui. Dopotutto, la storia del cinema è già ricca di esempi di cineasti che eccedono con costosi esercizi stilistici fini a sé stessi.

Video

La traccia analizzata è altamente rappresentativa dell’esperienza cinematografica di Marzo 2013. I neri sono profondi, ben marcati, la fotografia ha un’ottima saturazione e si affida ad una colorimetria che premia i toni autunnali. Le sfumature e le ombre degli interni hanno delle diverse gradazioni di grigio ma risentono un po’ di una compressione che tende a massimizzare nelle ambientazioni scure, risparmiando troppo bitrate in favore di alcune sequenze illuminate da luci soffuse che non indulgono comunque a sufficienza sul micro dettaglio dei primi piani, specialmente nei focus dei capelli. Nel complesso si tratta ad ogni modo di un riversaggio pulito, dalla gamma distintamente dinamica che non stupirà gli amanti dell’immagine più razor ma soddisferà per la profondità dei neri e la tridimensionalità del quadro.

Audio

La codifica riservata alla lingua italiana è un “semplice” DTS lossy che, sebbene suoni inferiore rispetto alla controparte inglese in DTS HD Master Audio, è molto performante nell’esecuzione dei bassi, soprattutto nelle scene che vedono protagonista lo spirito di Madre. I dialoghi sono chiaramente udibili e vengono per lo più riprodotti dal canale centrale; in qualche occasione però abbiamo avvertito la presenza di parlarti opachi anche nel diffusore sinistro e destro: tecnica che teoricamente dovrebbe aiutare a migliorare l’esperienza sorround ma che, talvolta, si limita a soccorrere il flusso principale del centrale, livellandolo all’espressività sonora dei retro canali. Nel nostro test la visione non è stata ostacolata da alcun tipo di riverbero e l’ascolto è risultato piacevole e frizzante.

Extra

I contenuti bonus non mancano. Fratello e sorella Muschietti commentano le pellicola con aneddoti che trattano le scelte di casting, la stesura dello script e gli effetti visivi. Li ritroveremo al commento anche nelle sei scene eliminate e dopo la presentazione di Guillermo Del Toro del corto “Mama“. I dietro le quinte invece assemblano qualche intervista promozionale alla troupe e un piccolo reportage sugli effetti CGI finali.

Conclusioni

Il Blu-ray de “La Madre” si distingue per la bontà del trasferimento video e una traccia audio italiana forte e solida. Il bagaglio extra premia più la qualità che la quantità, avvalendosi di commenti tecnici particolarmente interessanti. Universal propone un prodotto valido che merita di essere acquistato.

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