Recensione - Yoshi's Woolly World

Il mondo di Yoshi diventa di lana, per un platform classico ma particolare: la recensione di Yoshi's Woolly World

Un giorno troverò qualcosa di interessante da scrivere qui dentro.


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Yoshi's Woolly World è un tripudia di beltà e dolcezza, infonde nell'animo il calore della tenerezza, lo avvolge con la sua copertina di lana, anche se è giugno, anche se non ce ne sarebbe bisogno d'estate, ma va bene lo stesso, perché provare un po' di amore videoludico fa sempre bene, in ogni stagione. Soprattutto, però, Yoshi's Woolly World è un un gran bel videogioco, che per qualità è molto più vicino a Super Mario World 2: Yoshi's Island che ai suoi scialbi ed irrilevanti seguiti portatili. Paradossalmente, arriva subito dopo il peggior E3 di Nintendo da vari anni a questa parte, a dimostrare che alla compagnia giapponese sono certamente imputabili varie critiche, ma di certo non quella di non saper più realizzare giochi, con buona pace di chi basa sugli annunci, sulle vendite e sul vil danaro il proprio giudizio. Qui c'è molto di più, c'è una interpretazione del platform bidimensionale classica e moderna allo stesso tempo, non perfetta ma di livello assoluto, sprizzante com'è di cura, di tocchi di classe, di divertimento.

Il principale merito di Super Mario World 2: Yoshi's Island fu quello di dare una nuova dimensione al platform, arricchendone la formula di gioco, utilizzando sempre il salto come chiave ludica del tutto, ma imbastendo una struttura di gioco costituita anche da altri elementi, su tutti la capacità di lanciare le uova, con tutto ciò che essa comportava, in termini di level design e di soluzioni ludiche. Il focus del gameplay non era più il salto millimetrico, ma un'esperienza più dinamica e varia, ed è su quella base che si è costruito il platform moderno, più intraprendente, forse fin troppo, visto che col tempo è arrivato quasi a snaturarsi, proponendo livelli e ritmi non sempre ossequiosi delle basi salterine. Per fortuna Yoshi's Woolly World è efficacissimo nel dosare classicismo e dinamismo, salto e lancio dell'uovo, che qui diventa gomitolo, level design stimolante e soluzioni ludiche intelligenti ed esaltanti, in maniera simile ai due Donkey Kong Country di Retro Studios, ma con un livello di difficoltà nettamente inferiore. Se c'è un difetto che può essere ascritto al platform di Good-Feel questo è infatti la facilità nel completarne i livelli. Raccogliere tutti i collezionabili nascosti nei livelli è invece decisamente un altro paio di maniche.

[caption id="attachment_144449" align="aligncenter" width="600"]Yoshi's Woolly World screenshot Yoshi's Woolly World - screenshot[/caption]

Yoshi's Woolly World propone quindi quel gameplay stratificato che contraddistingue la quasi totalità delle ultime produzioni made in Kyoto, specialmente di quelle appartenenti al genere platform, offrendo al giocatore una sfida che si espande su diversi gradi. Come detto, passare attraverso i perigli ed i nemici dei livelli che compongono i vari mondi di gioco è operazione tutto sommato facile, anche al netto di un rilevabile aumento del coefficiente di sfida attorno all'ultimo terzo dell'avventura. Ogni livello è però stipato di vari oggetti collezionabili, dalle classiche cinque margheritone e venti monete speciali (che qui in realtà son gemme) ai cinque gomitoloni di lana. Ottenere tutte le margherite in ogni mondo apre un livello segreto, accaparrarsi i gomitoli sblocca uno Yoshi colorato in maniera molto particolare, ispirato al livello appena concluso. Beccare tutto è compito arduo, spesso più nel capire il luogo dove i collezionabili sono nascosti che nel raggiungerli. Occhio quindi a nuvolette nascoste, muri a scomparsa, pareti arrotolabili, regali da sfilare o tracce da riempire di lana, insomma a tutta una serie di piacevoli espedienti che fanno affidamento sulla tradizione platform così come sul soffice materiale con il quale è ricamato il mondo di gioco.

"il divertimento generato da un gameplay così raffinato aumenta in maniera esponenziale quando si gioca in due, in una modalità cooperativa che vuole stimolare l'unione di intenti, ma concede anche qualche piccolo dispetto tra i due dinosauri"

La lana non è solo quindi un vezzo estetico, la chiave di una direzione artistica sensazionale, ma elemento ludico eccezionale, ancor più che in Kirby e la stoffa dell'eroe, altra morbida produzione di Good-Feel, per Wii, perché utilizzata in maniera creativa dal team di sviluppo, costruendo un mondo mutabile, che si attorciglia, si sfila, si ricama, a seconda delle azioni del giocatore, dando così vita ad un level design estremamente dinamico e stuzzicante. E non è solo merito di gomitoli e coperte, visto che la produzione propone molti ispirati passaggi nei quali il principale espediente di gioco non viene sfruttato, ora sfruttando di più il salto, ora il piccolo ragionamento, ora il singolo elemento che caratterizza tutto il livello, sia questo il far rotolare pietroni o palle di neve, lo sputacchiare semi o soffiare fuoco e ghiaccio, il trasformarsi in molteplici veicoli o in una versione troppo cresciuta di Yoshi.  Ed il divertimento generato da un gameplay così raffinato aumenta in maniera esponenziale quando si gioca in due, in una modalità cooperativa che vuole stimolare l'unione di intenti, ma concede anche qualche piccolo dispetto tra i due dinosauri.

[caption id="attachment_144450" align="aligncenter" width="600"]Yoshi's Woolly World screenshot Yoshi's Woolly World - screenshot[/caption]

Yoshi's Woolly World unisce quindi splendidamente la sua cifra stilistica al suo gameplay, finalizzando in maniera compiuta un concept, quello del mondo di lana, che già era stato utilizzato dal suo team di sviluppo, ma che qui raggiunge pieno compimento: sia per un impatto visivo ancor più convincente, colorato e strabiliante com'è, al punto da stimolare quasi anche la sensorialità tattile del giocatore, che per un impianto ludico curatissimo, dotato di un ritmo sempre consistente e divertente e di soluzioni di gioco intriganti, sul quale è costruito un level design d'eccezione, per un risultato finale ottimo, che si permette di essere persino fresco ed originale, nonostante abbia le sue fondamenta in una produzione di vent'anni fa. E dopo vent'anni Yoshi torna finalmente a vivere un'avventura totalmente apprezzabile.

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