Recensione - Xenoblade Chronicles 3D

Xenoblade Chronicles 3D arriva su New Nintendo 3DS, con la riedizione del capolavoro per Wii di Monolith Soft

Un giorno troverò qualcosa di interessante da scrivere qui dentro.


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Xenoblade Chronicles, uscito su Wii in Europa nell'agosto del 2011, è il miglior gioco di ruolo giapponese degli ultimi, ed uno dei migliori di sempre. Xenoblade Chronicles 3D, atteso per il 2 aprile su Nintendo 3DS, ne è il porting preciso, operato da Monster Games, esclusivo per New Nintendo 3DS ( il gioco non è compatibile con le altre versioni della console), e la recensione potrebbe quindi finire tranquillamente qui, perché potrebbero bastare questi assunti, essenziali ma categorici, per sostanziare la qualità del titolo di Monolith Soft. Potrebberò però, perché prima di tutto il gioco a nostro modo di vedere non ebbe al tempo la giusta esposizione e le giuste lodi; qualcuno si sarebbe dovuto fermare, alzare in piedi ed applaudire per almeno novantadue minuti, salutando un titolo di tale qualità, ciò non avvenne, e molti lo sottovalutarono o lo persero (anche per una politica sparagnina di Nintendo nella distribuzione); in second'ordine perché l'operazione di porting da home console a portatile è delicata, e se non può riuscire a valorizzare il gioco, magari introducendo elementi che sfruttino le potenzialità della piattaforma di destinazione, dovrebbe almeno non danneggiarlo.

Xenoblade Chronicles 3D è un'opera colossale nelle dimensioni e nella durata, il compimento di una visione ruolistica totale, che cura nel dettaglio ogni singolo elemento di gioco, senza trascurarne alcuno, valorizzando i capisaldi decennali del genere ruolistico orientale, ed introducendo tutta una serie di innovazioni atte a svecchiarne gli aspetti più vetusti. L'impianto di gioco è di una ricchezza incredibile e riesce a collegare tra di loro ogni singolo elemento, mettendo di fronte al giocatore un'esperienza di una profondità inusitata. Lo si intuisce, lo si annusa, nelle prime ore di gioco, quando si fa la conoscenza di Shulk e del suo gruppo di amici, si corre in lungo e in largo per la Colonia 9, dalla quale parte tutto, svolgendo quest basilari ed assaporando la libertà data da un'ambientazione così vasta, prendendo confidenza con sistemi semplici, come quello di combattimento o di personalizzazione, ma destinati ad aprirsi e ramificarsi. Ecco, in quei giri di orologio, ore nelle quali altri titoli si arriva persino a completarli, il giocatore pensa di aver preso la giusta confidenza con la produzione di Monolith Soft: niente di più falso.

[caption id="attachment_141070" align="aligncenter" width="400"]Xenoblade Chronicles 3D screenshot Xenoblade Chronicles 3D - screenshot[/caption]

E' quando si esce dalla Colonia 9, iniziando un viaggio lunghissimo, che durerà ben più di 100 ore, che Xenoblade Chronicles 3D fa capire veramente cosa abbia in serbo, ed è un qualcosa al quale non si è pronti, nemmeno se si è sentito parlare del titolo originale, nemmeno se ne si è visto qualche video. Il mondo di gioco è davvero enorme, e composto da una serie di ambientazioni straordinarie, dettagliate, suggestive, spettacolari. Soprattutto, è un mondo vivo, e non solo perché è composto dai corpi di due divinità ancestrali, Bionis e Mechonis, ma perché si è spinti ad esplorarlo, si avverte un desiderio di esplorazione che la sua particolare conformazione incoraggia. Gli sviluppatori sono stati perfetti nel riempire ogni singola zona di passaggi spettacolari, punti evocativi, anfratti nascosti, verso i quali spesso indirizzano le numerosissime quest secondarie che infarciscono il gioco, ed il cui raggiungimento viene premiato non solo con punti esperienza, ma con l'accesso a nuove sfide. Pochi titoli riescono a far provare sentimenti avventurosi così come ci riesce Xenoblade Chronicles 3D.

Nel loro viaggio periglioso Shulk, Reyn ed i personaggi che si aggiungeranno al party ovviamente dovranno combattere, e molto, ed è soprattutto nel sistema di combattimento che il gioco riesce ad innovare in maniera sostanziosa le dinamiche e le meccaniche del genere ruolistico giapponese. Gli incontri non sono casuali, animali e mostri son ben visibili nel mondo di gioco, da quelli più piccoli a quelli più grandi, che anche solo guardare mette inquietudine e gonfia il cuore, allo stesso tempo. Quando si decide di affrontarli vengono fuori tutte le qualità dell'impianto: si controlla un solo personaggio, che attacca in maniera automatica, ma sarà il giocatore a sferrare la vasta gamma di attacchi speciali a disposizione, ognuno con un effetto particolare, sia questo un bonus per il party o un malus inflitto ai nemici, che i personaggi controllati dalla CPU sfrutteranno con i loro attacchi, infliggendo danni elevati o menomando le possibilità d'azione degli avversari. Un esempio? Alcuni attacchi fiaccheranno i nemici, ed un nemico fiaccato può essere atterrabile da altre azioni ancora; vien da sé che la conoscenza di queste combinazioni ed il loro utilizzo strategico siano le chiavi per gli scontri più impegnativi, quelli con i boss o con i mostri colossali, ostici al punto giusto.

[caption id="attachment_141072" align="aligncenter" width="400"]Xenoblade Chronicles 3D screenshot Xenoblade Chronicles 3D - screenshot[/caption]

Una sostanza ludica così precisa, curata, densa è ulteriormente arricchita da tutta una serie di elementi che aumentano ulteriormente la profondità del gameplay, ma senza complicarlo. La gestione delle abilità passive è una di queste, con la possibilità di scegliere un ramo per ogni personaggio, ma anche di cambiarlo all'occorrenza, rendendo quindi possibile un'estrema personalizzazione di ogni singolo componente del gruppo, privilegiando magari il suo ruolo da difensore ed attira colpi o facendone un fantasma impossibile da colpire perché agilissimo. La gestione dell'equipaggiamento è collegata a quella delle abilità passive, perché alcuni pezzi sono indossabili solo se in possesso di determinate abilità o danno bonus in base al loro ottenimento, ma anche da sola è complessa e soddisfacente al punto giusto. E' possibile infatti forgiare delle gemme che migliorano le varie statistiche inserendole nei castoni di armi ed armature; tutto il sistema di forgiatura ha le sue regole, da assimilare, si può anche tralasciarlo, ma risulta utile quando si è alla ricerca di quel boost in più magari necessario per superare nemici o passaggi particolarmente ostici.

"Dal momento della sua uscita la produzione di Monolith Soft è diventata semplicemente il nuovo punto di riferimento per il genere ruolistico giapponese, creando un prima ed un dopo Xenoblade Chronicles"

Abbiamo iniziato la recensione dicendo che Xenoblade Chronicles è un capolavoro, ed a questo punto è chiaro anche il perché. Un mondo vastissimo che si ha piacere nell'esplorare, un sistema di combattimento moderno ed un impianto di gioco ricco di cura potrebbero già bastare; a questi si aggiunge un'anima raffinata, soffiata dalla capacità evocativa delle ambientazioni, dalla buona caratterizzazione dei personaggi, abbastanza lontani dai soliti stereotipi del genere, da una storia epica e con uno svolgimento intelligente. Dal momento della sua uscita la produzione di Monolith Soft è diventata semplicemente il nuovo punto di riferimento per il genere ruolistico giapponese, creando un prima ed un dopo Xenoblade Chronicles, come solo una ristretta serie di titoli storici è riuscita a fare. E' impossibile resistere al suo fascino, non rimanere costantemente a bocca aperta di fronte ai suoi scenari, amare ogni singolo personaggio, apprezzarne l'innovativo sistema di combattimento. Purtroppo l'imperfezione dell'operazione di porting crea alcune crepe nella solidità della sua edizione per Nintendo 3DS.

[caption id="attachment_141071" align="aligncenter" width="400"]Xenoblade Chronicles 3D screenshot Xenoblade Chronicles 3D - screenshot[/caption]

Quella portatile non è la migliore versione di Xenoblade Chronicles. Dovessimo scegliere, lo rigiocheremmo su Wii piuttosto che su console portatile, e non solo perché, per quanto le si riesca anche ad apprezzare sui suoi piccoli schermi, la vastità del mondo di gioco e la sua struggente bellezza rendano molto meglio su tv. Una direzione artistica che su Wii era valorizzata da una tecnica lievemente grezza nei modelli dei personaggi, ma capace di far splendere le stupende ambientazioni, su Nintendo 3DS perde parte del suo straordinario impatto, a causa di una palette cromatica decisamente meno brillante. Graficamente il titolo è comunque buono, ma la tendenza alla freddezza ed al grigiore delle tonalità è evidente. Terribile, impossibile definirla diversamente, è è la definizione dei caratteri, sfocati, poco chiari, tanto che in alcuni menu si fa fatica a leggerli. La sontuosa colonna sonora del gioco, con melodie ammalianti per bellezza, una più dell'altra, non risente moltissimo della trasmissione attraverso i piccoli altoparlanti della console, così come il doppiaggio in inglese; certo, un impianto audio domestico è tutt'altra cosa, ma i brani della pianura di Gaur, o della palude Satori di notte, o del menu iniziale, e tutti gli altri, sono ugualmente magici.

Il valore dell'opera di Monolith Soft è talmente elevato che anche i difetti del porting operato da Monster Games possono essere perdonati. Certamente la loro esistenza ne pregiudica la qualità complessiva, ed è giusto sottolinearli e ponderare il loro peso, ma la sostanza di Xenoblade Chronicles 3D rimane quella di un titolo eccezionale, un capolavoro di rara bellezza; è la forma a non essere del tutto convincente, tanto che il primato della sua versione originale è indiscutibile. Ad ogni modo, rappresenta una pietra miliare del genere ruolistico orientale, e come tale va considerato. E giocato.

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