Recensione - White Night
La nostra recensione di White Night, il survival horror dalle tinte noir ambientato negli anni '30 di OSome Studio
Si fa subito riconoscere il gioco per una forte identità, derivata da una direzione artistica sapiente e da un'ambientazione poco sfruttata ma intrigante. White Night colpisce subito il giocatore con il suo gusto cinematografico e soprattutto con un bianco e nero che non è solo un mero esercizio di stile, ma ha un suo significato. Se in MadWorld, titolo del 2009 di Platinum Games, il bianco e nero serviva a rendere ancora più evidente e d'impatto le secchiate di rosso sangue che imbrattavano ogni cosa, in un mondo nel quale la violenza era spettacolo, in White Night segue coerentemente un concept tutto organizzato attorno all'alternanza tra luce e buio, che rappresentano rifugio e pericolo, salvezza e fine certa. Ed il buio domina, della luce ci sono solo sprazzi inconsistenti, insignificanti oasi in un deserto di nera angoscia.
Il protagonista del gioco, dopo un incidente in cui crede di aver investito una donna (l'avrà fatto davvero? E' questo il primo interrogativo che subito viene messo di fronte al giocatore) trova rifugio all'interno di una casa isolata, ed è lì che inizia il suo incubo, fatto di oscurità, fantasmi, delitti, squilibri mentali. Nella casa alberga un male soprannaturale, che si annida nel buio, ed ecco allora come avere sempre una fonte di luce, dei cerini, o rimanere nel raggio delle poche lampadine funzionanti siano l'unico modo per rimanere in vita, mettendo insieme mano a mano i pezzi di una storia che ha molto del noir classico, quello in cui l'investigatore, la bella ed il caso irrisolvibile sono gli ingredienti, qui amalgamati e serviti secondo altri canoni, decisamente inquietanti. Trova posto, in questo contesto, anche la musica jazz, una sorta di filo conduttore che accompagna i momenti più importanti della trama e le sue rivelazioni più significative.
"Nonostante il suo innegabile fascino, su White Night è facile sbattere la testa"[caption id="attachment_140604" align="aligncenter" width="600"] White Night - screenshot[/caption]
A quanto di ottimo White Night propone nello stile e nell'ispirazione non corrisponde quindi un simile livello qualitativo in termini di giocabilità, e molti potrebbero avere grossi problemi nel divertirsi con il titolo di OSome Studio, perché ripropone sì le apprezzabili dinamiche del survival horror, ma ha dei difetti che vanno oltre gli storici problemi del genere. Il gioco rappresenta comunque un titolo originale, che vale la pena considerare, per gustarsi un'esperienza di gioco alla cui base ci sono, tensione, inquietudine, paura. Perché contro qualcosa di più forte e soprannaturale l'uomo non ha armi né difese.