Recensione - Weapon Shop de Omasse - Picchiare come fabbri
Autoironia e ammiccamenti nostalgici segneranno i dialoghi tra il venditore e i vari eroi che si presenteranno per acquistare un’arma
Preparatevi a vestire i panni di un fabbro in un titolo che ribalta tutti gli stereotipi dei giochi di ruolo!
La trama di questi giochi si è espressa in tutte le configurazioni rese possibili dalle contingenze delle funzioni narrative: protagonista (pg), aiutante (npg), antagonista (boss), oppositore (mob). E’ diventato davvero arduo, se non impossibile, creare una storia che non sappia di già visto, corredata da un gameplay ruolistico efficace.
Con Weapon Shop the Omasse, Nex Entertainment e Level-5 celebrano i giochi di ruolo in modo brillante ed efficace, ribaltando i normali topos del genere, ironizzando sulle figure retoriche della trama e mettendo il giocatore nei panni di un protagonista improbabile. Per la prima volta infatti l’utente non si troverà a interpretare un personaggio principale, ma vestirà i panni di un comprimario, un vendor, uno di quelli che normalmente verrebbero definiti personaggi non giocanti.
In un universo fantasy sulla falsariga di Ultima e Dungeons & Dragons il giocatore controllerà un giovane fabbro specializzato nella costruzione di armi. Una figura distaccata, di sfondo, poco affine a imprese valorose e saghe eroiche, ma cionondimeno importante. Come sarebbe possibile infatti per i cavalieri completare le loro gloriose quest senza l’arma adeguata?
L’armaiolo apprendista che interpreteremo tiene molto alla sua clientela. Non si limita infatti a produrre passivamente le armi, ma analizza attentamente le richieste dell’eroe di turno. Ogni “ferro” (ce ne sono un centinaio) prodotto possiede determinati valori (Tagliare, Infilzare, Tramortire) e appartiene a una tipologia ben precisa (Pugnali, Spade, Lame, Katane, Dao, Lance, Asce, Mazze). Strategia per il successo sarà quello di valutare le preferenze d’attacco dei clienti e le specificità delle missioni che andranno a intraprendere. Avremo tutto l’interesse che le quest dei nostri protetti vadano a buon fine: le armi infatti vengono fornite a nolo e il pagamento avviene solo a missione conclusa.
Il titolo segue fedelmente questa formula fino al termine dell’esperienza di gioco. L’utente alternerà momenti di dialogo con i clienti a momenti di lucidatura e forgiatura d’armi. Il sistema di costruzione dei pezzi possiede meccaniche da rhythm game: colpire l’informe blocco di ferro arroventato e plasmarlo nella forma specifica, seguendo il ritmo della musica e mantenendo i giusti valori di temperatura permetterà di costruire armi sempre più forti e performanti.
Tutto questa inventiva nella storia e nel gameplay servirebbe a ben poco se non fosse supportata da un impianto narrativo di primo livello. L’intera esperienza viene sostenuta dalla brillante sceneggiatura di Yoshiyuki Hirai, comico giapponese con una profonda conoscenza delle dinamiche(spesso ridicole e poco realistiche) dei JRPG.
Autoironia e ammiccamenti nostalgici segneranno i dialoghi tra il venditore e i vari eroi che si presenteranno per acquistare un’arma. Grazie a una piattaforma che fa il verso a Twitter, l’armaiolo potrà ricevere costantemente aggiornamenti sulle imprese eroiche degli acquirenti, venendo informato in tempo reale con messaggi istantanei da social network che risultano deliziosamente divertenti e anacronistici.
Weapon Shop the Omasse è un gioco che vale totalmente il suo costo. Va giocato a poco a poco, leggendo distrattamente il feed dei clienti man mano che ci si perfeziona nell’arte della forgiatura.
Le trame principali, pur lunghette, termineranno esattamente quando il gameplay inizierà a diventare un po’ ripetitivo, sigillando così ottimamente questa esperienza di gioco.
Weapon Shop the Omasse è un gioco di genere misto, con elementi gestionali, gdr e rhythm game.
Come è Stato Giocato:Per testare il gioco abbiamo utilizzato un codice di review gentilmente fornitoci dallo sviluppatore; abbiamo completato l'avventura principale cinque volte, sbloccando il 95% dei contenuti speciali, in circa venti ore complessive di gioco.