Recensione: Viale del Tramonto, il Blu-Ray edizione Digibook

Torna in edizione Digibook in alta definizione Viale del Tramonto, uno dei capolavori della storia del cinema. Ecco la recensione...

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Dati Tecnici

  • Video: AVC, 1080/24p, 1.37:1

  • Audio:

  • 2.0 Dolby Digital Mono: Giapponese Italiano Spagnolo Tedesco Francese

  • 2.0 Dolby TrueHD Mono: Inglese

  • Sottotitoli: Inglese Giapponese Spagnolo Italiano Tedesco Svedese Finlandese Norvegese Danese Olandese Francese

  • 1 disco 50gb

  • Region free

  • Digibook

  • Prodotto da Paramount, distribuito da Universal.

  • Edizione ITALIANA disponibile nei seguenti paesi: IT, DE, JP.

Film

Joe Gillis è un giovane soggettista di Hollywood, ma già consumato e di larga esperienza. Da tempo, purtroppo, Gillis non riesce a piazzare un soggetto buono ai vari produttori e si ritrova in una situazione finanziaria disastrosa. Sfuggendo, per l'ennesima volta, ai suoi creditori, Gillis si rifugia in quella che, a prima vista, sembrava essere una villa abbandonata da tempo. Scopre che, in realtà, vi risiede Norma Desmond, un tempo grande stella del cinema muto, ora dimenticata da tutti. Promettendogli di sistemare una lunga sceneggiatura da lei stessa scritta, tra i due inizia una torbida relazione che renderà Gillis prigioniero e condannato in una gabbia dorata dalle ossessioni di una donna che si rifiuta di accettare la realtà.
Considerato uno dei più grandi capolavori della storia del cinema, Viale del Tramonto è una delle opere più note del maestro del cinema Billy Wilder, che scrisse e diresse.

Il film narra, in maniera lucida, ma con un'atmosfera eterea, il divismo Hollywoodiano. Il personaggio di Norma Desmond, una delle più grandi interpretazioni in assoluto incarnata da Gloria Swanson, rende al meglio questo tema e i suoi orrori. La Desmond era una vera e propria stella del cinema muto, glorificata ed osannata, diventando una vera icona sacra dello spettacolo. Ma quando questa ci viene presentata, ogni volta che si scorge di più sul suo privato, l'immagine è decadente, funerea e triste. Una persona che è diventata un vero vampiro, vivendo incarnata in quel mito di celluloide, incapace di andare oltre, di accettare che ormai tutto era finito vent'anni prima, come il cinema muto. Wilder tratteggia con estrema criticità questo fenomeno e come Hollywood dimentica con estrema facilità queste persone che l'hanno resa grande, mettendole da parte, scartandole come le pagine di una sceneggiatura rifiutata, puntando sul nuovo a tutti i costi.

Il racconto, benché lo spessore estremamente drammatico della vicenda, così come il suo epilogo dalle venature d'orrore, viene impostato come un autentico Noir d'altri tempi, con un protagonista (William Holden magnifico e convincente nella parte di uno scritturo spiantato) nonché voce fuori campo e fuori tempo narrante, totalmente disilluso, che non risparmia un punto di vista piuttosto ironico sulla vicenda che lo vede protagonista, regalando quindi una certa leggerezza nel trattare la storia.

La criticità del tema sollevata da Wilder sembra, fin da subito, creare una sorta di opera meta cinematografica, ambientando non solo la storia nei reali luoghi di Hollywood (Sunset Boulevard, come il titolo originale, e gli studios della Paramount), ma anche coinvolgendo personaggi nel ruolo di se stessi. Come non riconoscere le grandi star del cinema muto nella partita a carte, tra cui Buster Keaton, Anna Q. Nilsson e H.B. Warner. Significativa la scena che vede protagonista il maestro Cecil B. DeMille, intento a girare, realmente, il suo Sansone e Dalila, mentre tenta di assecondare una sempre più stranita Norma Desmond, la cui interprete Gloria Swanson, anch'ella un tempo star del muto, ha dei tratti così simili con la storia del suo personaggio, rendendo il tutto uno specchio quanto mai fin troppo reale di una realtà già distorta di suo.
Profondo, coinvolgente, magnetico, emozionante... Viale del Tramonto un'opera fondamentale per chiunque mastichi cinema, ma anche un appassionante dramma tra i migliori mai fatti.

Video

La Paramount lancia sul mercato la collana Masterworks Collection. Tale raccolta, che allo stato attuale comprende quattro titoli, ripropone sul mercato quattro titoli tra i più meritevoli e tecnicamente superlativi del catalogo Paramount. Ecco quindi che Viale del Tramonto, a distanza di qualche mese dalla sua uscita regolare, ritorna a ripopolare gli scaffali dei negozi in questa nuova nuova edizione del capolavoro di Billy Wilder.
Se il contenuto dell'edizione è del tutto identico (un disco singolo contenente solo il film), grande attenzione è stata data alla confezione, presentandosi un lussuoso digibook contenente un libretto rilegato nella confezione stessa, con dentro articoli, aneddoti e foto di scena del film in oggetto e molto altro ancora. Disgraziatamente, la stampa del libretto è solo in lingua inglese, per cui la fruizione potrebbe essere limitata solo a una fetta di acquirenti. Il digibook presenta il titolo del film in italiano in stampa a rilievo. Quindi, in sostanza, molto più elegante ed esclusivo del più classico e semplice amaray.

Come detto in precedenza, nulla è cambiato nei contenuti rispetto alla precedente edizione: il disco è infatti il medesimo che propone lo stesso straordinario e superbo restauro del film, realizzato dalla Paramount partendo dalla copia del film custodita nella Biblioteca del Congresso degli Stati Uniti, scansionata in digitale per un relativo master a 4K, che finalmente ha riportato a nuova vita questo capolavoro, ripristinando tutte le sue caratteristiche originali, preservandone la qualità per il futuro avvenire.

Il film, girato in 35mm sferico, gode di uno stupefacente quadro video, ricco di dettagli e definizione sbalorditiva. Finalmente possiamo ammirare la squisita grana finissima della struttura dei fotogrammi, che racchiude in se tutto quel meraviglioso microdettaglio che rende ogni sequenza una gioia per gli occhi. Dai primi piani fino ai campi lunghi, la texturizzazione è di primissimo ordine, con volti scolpiti nel marmo, porosi e tangibili, abiti con trame sottili e motivi articolati perfettamente riprodotti senza effetto moiré o altre distorsioni della risoluzione. Tutti gli addobbi, le foto e gli arredamenti della decadente villa di Norma Desmond sono sempre vividi, perfetti, distinguibili, senza fondersi e sfumare con lo sfondo, arricchendo la scena ogni secondo. Il chiaro e scuro del bianco e nero è reso alla perfezione, con neri ricchi, profondi e un contrasto squisitamente bilanciato da dare grande profondità in ogni scena. Nessun calo qualitativo, nemmeno nelle sequenze più scure, il dettaglio è sempre vivido e le immagini chiare. Va però segnalato un lieve sfarfallio nelle suddette scene, minando lievemente la stabilità del quadro. Ma si tratta di un dettaglio trascurabile, considerando l'immane lavoro che è stato eseguito, eliminando tutti i vari ed eventuali artefatti della pellicola, come strappi o bruciature, ricreando perfettamente quell'immagine che il direttore della fotografia aveva dato a suo tempo.

Audio

Il set audio propone il doppiaggio italiano nel suo originale mix monofonico in Dolby Digital a 224 kbps, mentre l'inglese originale gode della codifica lossless Dolby TrueHD nell'originale mono, nessun upmix applicato.
Il quadro audio proposto è quello tipico che ci si aspetterebbe da un titolo così vecchio: dialoghi gracchianti nelle medie frequenze, fruscio di fondo persistente, lievi fenomeni di clipping. In ogni caso i dialoghi sono sempre comprensibili e solo in un caso si avverte uno sbalzo di volume. La musica fa il suo dovere e l'effettistica è funzionale allo scopo. Certo che la controparte originale è su un piano diverso, totalmente limpida da interferenze, musica cristallina e dialoghi squillanti e possenti. Insomma, un perfetto mono come se registrato oggi. Nel complesso è andata meglio del previsto ed è sempre preferibile a un ridoppiaggio, sia per questioni affettive che per preservare il lavoro storico dei nostri doppiatori del passato.

Extra

Ormai è diventata una triste realtà, ma le major, in particolare la Paramount, sembra fare di tutto per penalizzare il mercato internazionale. Perché mentre le loro edizioni sono sempre farcite di un sostanzioso bagaglio di contenuti speciali, come  in questo caso, dall'altra le edizioni lanciate per il mercato internazionale sono del tutto prive di qualsiasi extra che sia uno. Non si spiega il perché di manovre simili, che penalizzano le edizioni assegnati per il nostro mercato di funzioni che potevano essere interessanti per l'acquirente.

Conclusioni

Viale del Tramonto è uno dei più potenti e belli capolavori del cinema, un titolo immancabile nella collezione del cinefilo più incallito, ma anche nell'appassionato occasionale. Il titolo oggi ripristinato in una splendida edizione con un master sfolgorante, è anche un gioiello tecnologico che farà gola al più purista che cerca di scoprire tutte le meraviglie tecniche del girato di quei tempi. Tuttavia, questa edizione è unicamente indicata a chi non possiede la precedente edizione di qualche mese fa, perché per tutti gli altri non vi è alcun vantaggio dato dalla confezione, considerando che il contenuto è il medesimo.

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