Recensione - Ultimate NES Remix

La nostra prova di Ultimate NES Remix

Lorenzo Kobe Fazio gioca dai tempi del Master System. Scrive per importanti testate del settore da oltre una decina d'anni ed è co-autore del saggio "Teatro e Videogiochi. Dall'avatara agli avatar".


Condividi

Approcciarsi a Ultimate NES Remix, con fredda e scientifica oggettività, può essere tutt’altro che semplice per chi è cresciuto tra un episodio e l’altro di Super Mario. Si corre il rischio di lasciarsi travolgere dalla nostalgia, di scoprirsi prigionieri di ricordi vivissimi e ostaggi di antiche emozioni distorte dal trascorrere del tempo. Anche in assenza di lavori in corso da commentare con intransigente scetticismo, mantenendo una postura plastica che prevede le classiche mani strette dietro la schiena, nei videogiocatori più esperti (per non dire anziani) possono insorgere alcuni sintomi della “sindrome da pensionato”, che, al rivivere di episodi del passato, li porta automaticamente a disprezzare e sminuire tutto ciò a cui giocano i “giovani d’oggi”: “ai miei tempi bastavano due tasti e una croce direzionale per divertirsi”.

Nintendo ci tende una mano a sfuggire da questa piaga pandemica. Come sanno tutti coloro che hanno già apprezzato i due capitoli pubblicati su Wii U, non si tratta di rigiocare pedissequamente alcune sezioni dei migliori titoli del catalogo NES, racchiusi in una raccolta dal taglio puramente enciclopedico. La Grande N, maestra del fan-service, ha piuttosto riciclato il proprio passato, rinvigorendolo con quanto appreso dalle numerose iterazioni della saga di Wario Ware. Il risultato è qualcosa di estremamente retrò, a tal punto da essere consigliato solo a un pubblico ristretto, ma non per questo datato.

[caption id="attachment_137516" align="aligncenter" width="400"]Ultimate Nex Remix screenshot Ultimate Nex Remix - screenshot[/caption]

Non salverete principesse sventurate o inermi Metroid dal loro triste destino: le vostre abilità di provetti videogiocatori verranno testate attraverso brevi sfide dove rapidità di riflessi e precisione avranno la priorità assoluta. I circuiti di Excitebike si tramutano in brevi rettilinei da affrontare in impennata. I virus di Dr. Mario andranno eliminati utilizzando specifiche capsule. Piuttosto che di raggiungere la cima del grattacielo su cui si arrocca Donkey Kong, dovrete preoccuparvi di saltare o distruggere un certo numero di barili. Tutto è soggiogato al tirannico incalzare dei secondi a disposizione: per ottenere un numero sufficiente di stelle, utili per sbloccare nuovi livelli e giochi del NES (tra i quali citiamo Punch-Out, The Legend of Zelda e tutti gli episodi di Super Mario), dovrete preoccuparvi di completare gli obiettivi con rapidità, affinando progressivamente, tentativo dopo tentativo, le vostre capacità con il pad.

I livelli più interessanti, quelli che danno il titolo al gioco, sono i remix: una manciata di minigiochi speciali che introducono elementi inediti, o presi in prestito da altre produzioni, che trasformano il gameplay del titolo a cui si rifanno. Inghiottire le monete di Super Mario nei soffici panni di Kirby è straniante. Vedere Peach eludere Koopa e schiacciare Goomba lo è ancora di più. Completare un giro di pista di Excitebike immersi nel buio è più complesso di quanto ci si possa immaginare. Sebbene il compromesso tra classicismo e innovazione sia piuttosto apprezzabile, manca la follia di Wario Ware e la creatività impressa in alcuni dei migliori minigiochi comparsi nei vari capitoli di Mario Party. Il materiale di partenza e gli intenti sono ovviamente diversi, ma lascia l’amaro in bocca il poco coraggio dimostrato dai designer di Nintendo.

[caption id="attachment_137517" align="aligncenter" width="400"]Ultimate Nex Remix screenshot Ultimate Nex Remix - screenshot[/caption]

Dopo una manciata di prove superate con una certa facilità, la curva di difficoltà subisce una sensibile impennata. Si rimane in bilico tra la frustrazione per l’ennesimo tentativo andato male e l’eterna tentazione dell’ultima partita. Naturalmente solo gli utenti con la fissa per l’highscore carpiranno fino in fondo l’essenza di Ultimate NES Remix, provando anche il gusto di vedere il proprio nome stampato nelle classifiche online aggiornate giornalmente. Anche per questo motivo si tratta di una produzione che pochi apprezzeranno fino in fondo: di per sé bastano mezza dozzina di intense sessioni per sbloccare tutti i livelli. Come se non bastasse la decisione di riproporre inalterata la vecchia grafica 8-bit sarà esaltante per i nostalgici, ma allontanerà chi è videoludicamente nato con i mondi poligonali. La breve durata di ogni prova non si farà apprezzare da chi cerca esperienze a più ampio respiro. D’altra parte, la possibilità di concedersi un po’ di svago anche alla fermata dell’autobus è un fattore da non trascurare. Con l’approdo (tardivo) della saga su Nintendo 3DS, i NES Remix trovano finalmente il proprio habitat ideale dove far convergere il dinamismo del concept, con la portabilità del device di riferimento.

Peccato solo per il prezzo assolutamente fuori tara di Ultimate NES Remix (39,99 €). Al primo price cut anche chi non è avvezzo al retrogame e agli highscore potrà fare un piccolo investimento per sperimentare qualcosa di diverso. Sino ad allora, lasciate questa produzione Nintendo solo a chi non vede l’ora di scalare le classifiche mondiali in piccole prove che tirano in ballo vecchie glorie di un passato sempre più lontano.

Continua a leggere su BadTaste