Recensione - Tomodachi Life - Riunione di condoMiinio
Nintendo porta in Europa il particolare Tomodachi Life: la nostra recensione
Tutto inizia su un'isola, alla quale darete il nome che preferite e che sarà lo scenario nel quale si svolgeranno tutti quei piccoli eventi che costituiscono la sostanza del gioco. Un grande condominio sorge al suo centro, e sarà abitato da tutti i Mii che vi inviterete, che a quel punto inizieranno ad intrecciare relazioni tra di loro, con o senza il vostro aiuto, e si rivolgeranno a voi per piccole e grandi esigenze. Toccherà quindi riempire il loro stomaco, scegliendo tra una grande varietà di cibi e magari cercando di indovinare i preferiti, o procurargli un vestito o un cappello nuovo, persino cambiare l'aspetto del loro appartamento, non potendo però agire sull'arredamento ma acquistando set a tema.
Nelle prime ore di gioco questo andamento risulterà ancora nuovo, ed allo stesso tempo a variare l'esperienza di gioco arriveranno altri elementi di gioco, con l'apertura di nuovi edifici grazie al conseguimento di particolari obiettivi. Dal parco giochi, negli orari stabiliti, potrete accedere ad un RPG brevissimo ma piacevole, potrete origliare le conversazioni tra uomini, o tra donne, all'interno del caffè, organizzare un grande concerto utilizzando il palco apposito, facendo esibire i Mii nelle canzoni che gli avete insegnato. Nel mentre, gli abitanti si conosceranno tra di loro, instaurando rapporti di amicizia, di amore e anche di odio, litigheranno, faranno la pace, si sposeranno, faranno insieme le attività che gli piacciono. Vi proporranno anche piccoli minigiochi, quasi istantanei vista la loro durata, che in caso di vittoria vi porteranno nuovi oggetti da fargli utilizzare o trofei di ogni tipo, dalla carta igienica (regalata in caso di sconfitta) a periferiche e console storiche della compagnia di Kyoto, come Nintendo Scope e Virtual Boy.
"Non è la sua particolarità a danneggiare la qualità complessiva di Tomodachi Life"[caption id="attachment_130187" align="aligncenter" width="400"] Tomodachi Life - screenshot[/caption]
Non è la sua particolarità a danneggiare la qualità complessiva di Tomodachi Life, anzi quella sarebbe potuta essere il suo punto forte se supportata da soluzioni di gioco all'altezza. La mancanza di una sostanziosa offerta ludica lo condanna ad un inesorabile affossamento del divertimento nel lungo periodo, il giocatore si sente poco invogliato a riprenderlo in mano, nonostante la formula della produzione si presti particolarmente a sessioni brevi. Il suo meglio il titolo Nintendo lo regala casualmente, quando propone situazioni bizzarre ed esilaranti, che possono essere immortalate e postate sui social network, ma che da sole non bastano a tenere su alti livelli la qualità del gameplay.
Nel complesso Tomodachi Life non riesce quindi a proporre un esperienza di gioco pienamente convincente, passato l'entusiasmo dei primi momenti ci si ritrova impantanati in una mancanza di cose da fare che, per una simulazione di vita, seppur sui generis, rappresenta il peggior difetto. Si salva grazie all'estemporaneo intrattenimento dato da alcuni particolari momenti ed al suo tono scanzonato e strambo, portato avanti anche grazie ad una direzione artistica colorata, seppur non accompagnata da uno sforzo tecnico particolarmente apprezzabile. Componente ludica ridotta all'osso e qualità dell'esperienza altalenante non possono che tradursi in una risicata sufficienza.