Recensione - Tomb Raider: Definitive Edition - Xbox One e Playstation 4

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Quote:

Quello che davvero cambia, e decisamente in meglio, è il comparto tecnico/estetico

Lara Croft arriva anche su console di nuova generazione...

Lara Croft non è mai stata un’eroina facile da gestire. Dopo i primi tre - straordinari - episodi creati da Toby Gard e dal team originale di Core Design, la stella dell’archeologa è andata calando, finendo nella mediocrità più assoluta, nonostante i ripetuti tentativi di Crystal Dynamics e l’impegno quasi pervicace di Eidos. Con il reboot dello scorso anno le cose sono decisamente cambiate, Tomb Raider ha abbracciato la via maestra di Uncharted e, accanto ai classici enigmi ambientali, ha saputo creare una sceneggiatura e un setting che pesca a piene mani da Lost e dalle suggestioni televisive moderne.

La nuova Lara Croft non è un’eroina indomabile e nemmeno il classico personaggio monodimensionale da action game: grazie alla scrittura di Rhianna Pratchett, la nostra protagonista ha un tratto umano impossibile da trovare nelle sue precedenti incarnazioni trasformandosi da super archeologa senza paura, in una ragazza semplice, finita quasi per caso dentro a un incubo di dimensioni enormi. Dal punto di vista ludico questa edizione definitiva del gioco Eidos non presenta pressoché nessuna novità rispetto al titolo originale, la vicenda è sempre la stessa, mentre i vari DLC usciti nel corso del 2013 sono più che altro piccoli divertissment estetici  e qualche mappa aggiuntiva per la modalità multiplayer.

Quello che davvero cambia, e decisamente in meglio, è il comparto tecnico/estetico: grazie alla maggior potenza di fuoco di Xbox One e Playstation 4, i tecnici di Crystal Dynamics hanno ripulito il codice del gioco, lavorando di cesello sulle già ottime ambientazioni, sui modelli poligonali dei personaggi e sugli effetti atmosferici. Il risultato è decisamente più vicino a quella che, con tutta probabilità, era la visione originale dei designer, riuscendo a caratterizzare l’isola come un vero e proprio co - protagonista, con le sue dinamiche, le sue intemperanze e il suo cuore più oscuro e profondo. Dalla pioggia fino al torrido sudore della giungla, tutto contribuisce a rendere la nuova avventura di Lara decisamente più intrigante rispetto al gioco originale e, soprattutto, la scenografia smette di essere un semplice set ma si riscopre come un mondo dinamico, vivo, capace di far vivere tutti gli elementi con una nitidezza e una cura del dettagli impensabili sulla vecchia generazione. Tutto, dall’azzurro dell’oceano alle fronde degli alberi, fino alle precarie costruzioni degli abitanti brilla di una luce nuova più viva e realistica.

A fronte di questa evoluzione tecnica, però, Tomb Raider: Definitive Edition offre molto poco a chiunque abbia già completato il titolo nella sua prima versione e gli sviluppatori non hanno corretto nessuna delle imperfezioni che caratterizzavano il gioco originale: la trama, nonostante alcuni momenti piuttosto emozionanti, rimane tutto sommato poco intrigante e l’eccesso di quick time event, alcuni per nulla necessari, continua a infastidire chi cerca esperienze non troppo guidate.

In definitiva, l’arrivo di Tomb Raider su console di  nuova generazione permetterà a chi non ha avuto il piacere di giocare al titolo su Playstation 3 e Xbox 360 di godersi uno dei giochi migliori dello scorso anno con un livello tecnico decisamente superiore; tutti gli altri possono anche saltare il giro, in attesa della prossima avventura di Lara attesa per fine anno, inizio 2015.

Tipologia di Gioco:

Tomb Raider è un action adventure lineare e piuttosto guidato, in grado al contempo di offrire qualche chance di esplorazione e backtracking, purtroppo non adeguatamente supportate. La mappa dell'isola è sempre disponibile per tornare sui propri passi e recuperare i molti collezionabili, ma le ricompense a livello di gameplay mancano del tutto, lasciando questo esercizio solo ai fanatici del completamento al 100%. Lo scorrere lineare della trama è invece caratterizzato da un ritmo elevatissimo e spettacolare, che alterna con efficacia scontri con armi da fuoco e arrampicate parzialmente guidate e scriptate.

Come è Stato Giocato:

Abbiamo testato la Definitive Edition di Tomb Raider grazie a una copia Playstation 4 gentilmente fornitaci dal distributore italiano. Il gioco gira a 1080p nativi e, per scrivere questo pezzo, abbiamo completato integralmente la modalità single player del gioco.

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