Recensione - The Legend of Zelda: The Wind Waker HD - Ritorno al sogno

Condividi

Quote:

Il gioco firmato da Miyamoto ha finito per rappresentare, forse suo malgrado, la fine di un ciclo

Recensito il remake HD del capolavoro del 2004 firmato da Shigeru Miyamoto...

Tornare a parlare di Wind Waker a dieci anni dalla sua uscita su Gamecube significa spargere sale su una ferita mai guarita del tutto, un po’ come quando Frodo soffre a causa della stilettata inflittagli dal Re degli Stregoni di Angmar nella Compagnia dell’Anello. The Wind Waker all’epoca divise pubblico e critica, diventando uno degli episodi più controversi dell’intera saga dedicata alla principessa di Hyrule. Come spesso accade, però, il tempo ha smussato gli angoli della storia e, dopo un primo periodo di oblio, Wind Waker è tornato prepotentemente alla carica, soprattutto dopo le delusioni di Twilight Princess e Skyward Sword. Il gioco firmato da Miyamoto (uno degli ultimi su cui ha lavorato come produttore esecutivo) ha finito così per rappresentare, forse suo malgrado, la fine di un ciclo, l’ideale chiusura di un arco narrativo iniziato con A Link to the Past, proseguito con Ocarina of Time e, con una certa malinconia, finito proprio nel 2003, con l’avventura marinara di Link e Dazel.

Nintendo, nel riproporre The Wind Waker ai giocatori moderni, ha portato a pieno compimento la visione estetica di Miyamoto e del suo team, dieci anni fa limitata dalle condizioni tecniche della macchina su cui lavoravano. Wii U, grazie alle meraviglie dell’HD, ci restituisce una Hyrule viva e colorata come non mai, dove l’azzurro del mare, il verde delle isole e il rosso dei tramonti si fondono in panorami di rara bellezza, certamente fra i più evocativi mai visti in un videogame. Le concessioni alla modernità, tuttavia non mancano e, incredibilmente se si pensa alla classica impostazione coriacea made in Kyoto, gli sviluppatori hanno addirittura ritoccato alcuni aspetti del gameplay, come la criticatissima fase della ricerca dei pezzi di triforza e l’intera gestione dei venti durante la navigazione.

In ogni caso è incredibile come Wind Waker non sia invecchiato di un solo giorno. L’esplorazione, i combattimenti, le scoperte sono meravigliose proprio come le ricordavamo e i 720p fanno altro che rendere l’intera esperienza di gioco ancora più gustosa. Certo, volendo riflettere fino in fondo fa specie pensare che il gioco Nintendo più atteso di questo autunno sia un remake HD di un titolo uscito dieci anni fa. Tuttavia Wind Waker ha dentro di se la magia che gli Zelda recenti, nati sotto pressioni indicibili hanno perso quasi totalmente; laddove nel 2003 erano i designer di Kyoto a dettare i desideri ai giocatori, con Twilight Princess e Skyward Sword è stato il team a piegarsi, accettando la chimera dello “Zelda adulto” e perdendo per strada tutta la magia dei titoli originali. Dopotutto l’intera leggenda non fa altro che narrare le avventure di un bambino costretto a diventare grande forse troppo in fretta: i boss, gli oggetti, gli enigmi da risolvere non sono altro che metafore del diventare grandi. Wind Waker funziona perché è un gioco che non ha dimenticato da dove viene, la cui anima è profondamente radicata nella tradizione culturale nipponica, sia dal punto di vista estetico (impossibile non vedere le stampe di Edo guardando alcune scene del gioco) che narrativo.

Scaricatelo e giocatelo, anche se l’avete già fatto all’epoca, anche se siete stati fra i tanti detrattori, anche se non amate Zelda, anche se Wii U non vi convince, anche se pensate che un gioco di dieci anni fa non ha più spazio nel gaming moderno. Vi ricrederete.

Tipologia di Gioco:

The Wind Waker è un classico Zelda in cui le dinamiche action RPG si fondono che un gameplay basato sull'esplorazione di dungeon e risoluzione di alcuni enigmi. Il vento, vero e proprio cuore pulsante dell'intera produzione, ha un ruolo non marginale, così come la navigazione nell'enorme mare che fa da collante fra le varie isole che esploreremo durante il gioco...

Come è Stato Giocato:

Abbiamo testato il titolo grazie a un codice preview gentilmente fornitoci da Nintendo Italia. Per scrivere l'articolo abbiamo completato il gioco ed esplorato buona parte delle sottoquest.

Continua a leggere su BadTaste