Recensione: The Judge, il Blu-Ray Disc

Recensiamo il Blu-Ray Disc di The Judge, di David Dobkin, con Robert Downey Jr. e Robert Duvall

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Dati Tecnici
  • Video: AVC, 1080/24p, 2.40:1

  • Audio:

    • 5.1 Dolby Digital: Italiano Inglese NV Francese Spagnolo Tedesco

    • 5.1 DTS HD Master Audio: Inglese

  • Sottotitoli: Italiano NU Inglese NU Tedesco NU Francese Spagnolo Portoghese Danese Norvegese Finlandese Olandese Svedese Islandese

  • 1 disco 50gb

  • Region free

  • Amaray

  • Digital copy

  • Prodotto e distribuito da Warner Bros.

  • Edizione ITALIANA disponibile nei seguenti paesi: IT, FR, ES, DE.

Film

Hank Palmer è un avvocato di successo a Chicago, noto per la sua furbizia e per essere il difensore dei mascalzoni. Durante un processo riceve la telefonata di suo fratello maggiore con la notizia che sua madre è morta. Hank è quindi costretto a tornare nella sua città natale nell'Indiana, confrontandosi con il suo passato, il rapporto con i fratelli e soprattutto quello conflittuale con suo padre, il giudice locale. Ma quando nemmeno questo triste evento sembra appianare le divergenze familiari, Hank si troverà costretto a difendere suo padre da un'accusa di omicidio, costringendo tutti ad un ulteriore sforzo di comprensione reciproca.

Nonostante si possa pensare che il film di David Dobkin sia un legal drama tutto ambientato in un'aula giudiziaria, The Judge non ha mai voluto mentire al pubblico ed è in verità il più classico dei film al cui centro c'è il dramma di una famiglia disfunzionale intrappolata in una ragnatela di rancori. E' sicuramente questo l'aspetto più riuscito del film, che si regge totalmente sulla recitazione dei due personaggi principali: Robert Downey jr. e Robert Duvall, nei rispettivi ruoli di Hank Palmer e di suo padre. Due attori assai diversi, istrionico il primo e sottile il secondo, ma che fanno letteralmente scintille insieme risultando energici e sinceri, dove il primo ha sofferto per l'eccessiva severità del padre e il secondo non è mai riuscito a relazionarsi con il carattere ribelle di suo figlio. Ma non sono solo loro a reggere tutto il film: l'intreccio di problemi d'infanzia si estende anche al fratello di Hank, interpretato da un'eccellente Vincent D'Onofrio, che riesce a rendere perfettamente un personaggio che ha perso il suo futuro a causa del comportamento del fratello e alla ex ragazza del liceo (Vera Farmiga), il cui rapporto non ha mai trovato una vera fine, rendendo il film un vero viaggio sul confronto per il protagonista per farlo crescere e maturare. Sicuramente tra le scene più intense c'è quella del bagno, che mostra senza filtri la crudeltà della malattia che progredisce nel giudice, ma anche l'intelligenza del tono usato per la scena stessa, che diventa un modo per avvicinare due uomini dal difficile rapporto.

L'aspetto giudiziario della vicenda, la cui semplicità negli eventi si scrive da sola nella testa delle persone, ha quindi solo il compito di veicolare i personaggi a confrontarsi ed è sicuramente un espediente efficace anche per intrattenere lo spettatore e dare ritmo a una narrazione che altrimenti sarebbe risultata ammorbante per le oltre due ore di durata.

E' un film sulla recitazione, dai grandi dialoghi e personalità, delle qualità che sembravano accantonate dai blockbuster sempre più pirotecnici e che fa piacere ritrovare in questo più che riuscito film, che tende un po' troppo spesso al melodramma.

JUDGE, THE

Video

Edito da Warner Bros, The Judge approda nel mercato home video in alta definizione Blu Ray.

L'edizione presenta l'ormai collaudatissima formula della Warner, ossia un disco singolo per il film e i contenuti speciali, più un foglio con le istruzioni per scaricare la copia digitale, il tutto confezionato in amaray. Nessuna copia DVD presente.

È sempre più raro trovare un film girato in pellicola, che ormai sta diventando modernariato. Ma avendo in The Judge la mano del direttore della fotografia Janusz Kaminski, era prevedibile che il film di Dobkin sarebbe stato girato interamente in pellicola e questo non può che far piacere agli appassionati di cinema. Per la precisione, il film è stato girato in 35 mm Super 35 (3 perforazioni) e finalizzato in un master digitale a 2K di risoluzione, che è alla base dell'edizione in alta definizione.

Avendo Kaminski alla fotografia è facile immaginare il risultato del quadro video di The Judge, che presenta quindi come sua caratteristica principale un forte uso di bagliore diffuso, alto contrasto e pellicole sensibili, il tutto per creare un look etereo e crepuscolare tipico del direttore della fotografia. Come risultato il quadro video è caratterizzato da una struttura granitica estremamente vivida e di generose dimensioni, in qualsiasi condizione, diurna o notturna che sia. Tuttavia, proprio per questa caratteristica, la definizione degli elementi è tendenzialmente morbida e a tratti impastata nei campi lunghi. Nonostante questo, la texturizzazione è di alto livello, ricca di microdettagli, non solo sui primi piani che appaiono porosi e volumetrici, ma anche nei vari panning orizzontali dei campi lunghi, con alberi perfettamente dettagliati. La colorimetria appare tipicamente desaturata e dai toni freddi, nonostante la forte luminosità, anche questo elemento tipico di Kaminski, ma il croma è comunque brillante e profondo da rendere la scena sempre vivida. Il livello del nero soprattutto è profondo come una macchia di inchiostro, ma sempre dettagliato e mai opprimente sulla scena. Non sono presenti segni di spuntinature o altro, come immaginabile e la stabilità del quadro è assoluta. La compressione in AVC è ad alto bitrate, cosa che la rende trasparente e in grado di rappresentare perfettamente le particolarità del girato in pellicola, che diventerà sempre più raro fino a sparire nei prossimi anni, rendendo The Judge un prodotto di spessore più artistico della media sul fronte visivo.

Audio

the judgeCome da prassi, la traccia italiana è “limitata” al Dolby Digital, 5.1 canali a 448 kbps, mentre l'originale inglese è libero da restrizioni grazie alla codifica DTS HD Master Audio, sempre a 5.1 canali. Nonostante la differenza evidente nelle codifiche, il risultato finale è pressoché identico. I dialoghi sono perfetti in tutte le frequenze, inseriti nella scena senza sembrare scollati. La direzionalità, la separazione e la spazialità dei canali è esemplare, in particolare nelle parti in tribunale, dove si può ascoltare un ottimo riverbero che si propaga naturalmente nella scena sonora. Anche la musica e gli effetti suonano senza interferenze nei picchi, quindi senza problemi di saturazione o altro. La differenza è sempre la medesima, ossia la naturalezza della traccia originale e un aumento della ricchezza delle frequenze, che risulta lievemente più povera nella traccia italiana. Come sempre in questo tipo di film difficilmente si possono cogliere i vantaggi di un audio multicanale.

Extra

Come prevedibile, il comparto extra è del tutto elementare e a farla da padrone è essenzialmente “Inside The Judge”, che consiste in una tavola rotonda di venti minuti tra gli interpreti, il regista e la produttrice, che raccontano le loro esperienze sul set, il loro approccio al film e molto altro. Il secondo inserto è in verità uno sketch comico dell'attore Dax Shepard, che organizza interviste ironiche a tutto il cast. Seguono poi una carrellata di scene eliminate con l'opzione del commento audio del regista, così come per tutto il film, salvo poi scoprire che non è presente alcuna forma di sottotitolo, rendendo il contenuto speciale usufruibile solo per pochi. Solo sufficiente.

  • Commentary by David Dobkin (non sottotitolato)

  • Inside The Judge

  • Getting Deep with Dax Shepard

  • Deleted Scenes with optional Commentary by David Dobkin (non sottotitolato)

  • Deleted Scenes

Conclusioni

The Judge riporta al cinema un film di genere, un film fondato tutto sulla recitazione, sui confronti generazionali e il tipico scontro padre e figlio, impreziosito da una sotto-trama giudiziaria che lo rende anche un ottimo prodotto di intrattenimento per famiglie. L'edizione HD ripropone la splendida fotografia di Kaminski, con tutte le sue particolarità. Spiace constatare, come al solito, una scarsa offerta di contenuti speciali.

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